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Risparmiare sulle bollette permette di ridurre l’impatto ambientale?

Il tema ambiente, di questi tempi, è al centro del dibattito pubblico soprattutto in rete dove, com’è noto, aleggiano numerosi pareri, anche discordanti tra loro.

Tra gli argomenti più caldi, soprattutto in questi ultimi mesi, c’è quello del risparmio ambientale in concomitanza con quello economico a seguito dei rincari in bolletta a cui tutti siamo stati sottoposti a partire da inizio 2022.

Di conseguenza molte persone hanno iniziato a chiedersi se risparmiare sul costo di luce e gas, prestando più attenzione ai consumi, sia effettivamente utile al pianeta e quale sia il reale vantaggio per l’ambiente.

Dando uno sguardo alle offerte luce e gas, dopotutto, possiamo renderci conto di quanto il tema sia importante anche per le stesse aziende che lavorano nell’ambito della fornitura energetica. Proprio per questo, oggi, vogliamo riflettere sul concetto di risparmio ambientale ed economico per capire in che modo l’utilizzo più attento delle risorse naturali sia vantaggioso per tutta la comunità.

Consumare meno energia permette davvero di risparmiare?

Al giorno d’oggi il costo di un metrocubo di gas ha raggiunto cifre record per cui, com’è noto, abbiamo ricevuto bollette salatissime, soprattutto a ridosso dei mesi invernali. Questo è avvenuto anche nelle case in cui le persone hanno prestato maggior attenzione ai consumi energetici, tant’è che in molti si sono chiesti se valga davvero la pena tenere spenti i riscaldamenti per spendere meno e ricevere bollette meno salate.

Effettivamente nelle bollette ci sono costi fissi che non dipendono dal nostro consumo ma che sono stabiliti da enti di vigilanza internazionali come ARERA che, per l’appunto, controllano il mercato energetico e il regime di libera concorrenza. Quindi è lecito chiedersi quanto realmente impatti il nostro consumo effettivo sia sul costo finale della bolletta che sull’inquinamento ambientale.

C’è una bella differenza tra consumo individuale e collettivo

La verità è che il consumo più attento delle risorse di cui disponiamo può effettivamente agire in modo positivo sull’ambiente e sulle nostre risorse. In primo luogo un minor consumo di gas in una casa ad elevata efficienza energetica migliora il confort abitativo e produce meno inquinamento sull’atmosfera.

Di conseguenza permette al consumatore di dare un taglio ai costi della bolletta e, quindi, di vivere in modo più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che finanziario.

Questo è vero soprattutto per le case in cui, al netto di un taglio dei consumi, vi siano le condizioni essenziali sprecare meno risorse energetiche.

Ci riferiamo alle case in cui infissi, serramenti e impianti consentano di controllare meglio il confort abitativo ricorrendo ad un uso più contenuto di luce e gas.

La responsabilità singola dipenda anche da quella della collettività

Come si legge nella spiegazione del WWF sul tema del riscaldamento globale, infatti, le ragioni del degrado ambientale non sono da ricercare solo sul consumo singolo. È vero che il contributo di una sola famiglia, sommato a quello di milioni di nuclei familiari in tutto il mondo, può fare la differenza.

Tuttavia è vero anche che tale responsabilità riguardi aziende, industrie e imprese, chiamate ad intervenire per preservare il Pianeta. Anch’esse hanno il compito di individuare migliori misure di tutela e di utilizzo delle risorse. Di conseguenza si tratta di un circolo vizioso che riguarda sia il singolo individuo che l’intera collettività.

Questo significa che il nostro dovere è quello di continuare a vivere in modo rispettoso e sostenibile ma è anche quello di pretendere da aziende e Governi la stessa medesima attenzione nell’uso delle risorse, affinché siano consumate in modo sostenibile e possano tornare ad avere prezzi più accessibili per tutti.

 

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