. Obsolescenza precoce: danno per ambiente e bilanci famigliari - Verdecologia

Obsolescenza precoce: danno per ambiente e bilanci famigliari

lotta all’obsolescenza programmata – È targato Altroconsumo la campagna di sensibilizzazione per arginare il fenomeno dell’obsolescenza precoce dei prodotti.

Con il progetto PROMPT – Premature Obsolescence multi-stakeholder product testing programme – che vede scendere in campo anche le organizzazioni di consumatori di Spagna, Belgio e Portogallo, l’associazione italiana prosegue la sua battaglia contro l’obsolescenza programmata dei prodotti, un fenomeno che comporta elevati costi per l’ambiente, l’economia e le tasche dei consumatori.

A chi non è capitato di avere a che fare con una lavatrice che si è rotta troppo presto e che non conviene o è impossibile riparare? O uno smartphone con un sistema operativo impossibile da aggiornare dopo un anno?

Nasce piattaforma online dove segnalare i fenomeni

Il fenomeno dell’obsolescenza programmata è una triste realtà.
Altroconsumo riceve quotidianamente reclami da parte dei consumatori delusi da dispositivi elettronici che si usurano e cessano di funzionare troppo presto perché mal costruiti e difficili da riparare.

Per porre un freno al fenomeno Altroconsumo ha aperto una piattaforma online disponibile al link www.altroconsumo.it/obsolescenza-programmata, dove è possibile segnalare tutti i casi del genere, inserendo dati e caratteristiche del prodotto malfunzionante: più alto sarà il numero di segnalazioni, maggiore sarà la forza delle azioni che saranno intraprese per tutelare i consumatori da questa pratica.

Rifiuti elettronici e malfunzionamenti

Prodotti che funzionano male e che i consumatori si trovano a dover sostituire troppo presto, una tendenza che è confermata dai dati: la produzione di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) è aumentata infatti negli ultimi decenni con una crescita del 3-5% all’anno raggiungendo 12 milioni di tonnellate entro il 2020.
Per quanto riguarda invece le problematiche più frequenti che vengono riscontrate, secondo le nostre indagini, le parti più “deboli” di uno smartphone sono: batteria, touchscreen e caricatore. Per quanto riguarda invece i televisori, in questo caso i principali responsabili sono: telecomando, schermi e connettori. Per quanto riguarda i PC, ancora una volta sono le batterie a non funzionare al meglio, seguite da hard disk e dagli alimentatori.

Obsolescenza pianificata su scala europea

L’obiettivo del progetto PROMPT è proprio quello di sviluppare un programma di test indipendenti per valutare la longevità dei prodotti elettronici. Diversi membri del BEUC, la federazione europea di organizzazioni di consumatori, e tra queste Altroconsumo hanno aderito all’iniziativa che, oltre a stimolare i produttori, servirà anche a incentivare i consumatori ad utilizzare più a lungo i prodotti, a ripararli e ad accettare anche prodotti di seconda mano. I risultati dei test andranno anche a delineare i prodotti migliori per ciascuna categoria considerata.

La Direttiva dell’Unione Europea

Recentemente la Commissione ha adottato nuove regole per incoraggiare i produttori a progettare prodotti pensando alla rigenerazione, al recupero e al riciclo. E’ recente anche il nuovo regolamento Ecodesign adottato dalla Commissione europea, emanato proprio come misura per sostenere la riparabilità e la riciclabilità dei prodotti.

Il pacchetto prevede una regolamentazione che rende obbligatorio mantenere sul mercato per almeno 7 anni alcuni pezzi di ricambio. Le 10 categorie di strumenti tecnologici coinvolti sono: frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, display elettronici (televisori inclusi), motori elettrici, trasformatori, alimentatori, impianti di illuminazione, frigoriferi con funzioni di vendita e attrezzature per saldatura. Un provvedimento che contribuirà agli obiettivi di economia circolare, migliorando la durata della vita, la manutenzione e il riutilizzo degli apparecchi e al tempo stesso alleggerirà le spese delle famiglie.

Scritto da

Nessun Commento.

Lascia un Commento

Commento