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Arriva prima tariffa rifiuti calcolata in base all’impatto ambientale

rifiuti e ambiente – E’ in arrivo la prima tariffa sui rifiuti calcolata in base all’impatto ambientale.
La rivoluzione viene lanciata da Terre Roveresche, piccolo Comune marchigiano, che per primo in Italia ha scelto di premiare i cittadini che producono meno rifiuti e differenziano meglio, facendoli pagare in base alla quantità di CO2 prodotta.

L’iniziativa arriva al termine di un progetto pilota denominato Carbon WastePrint, condotto col supporto di Junker, l’app utility per la raccolta differenziata.

La tassa che premia i comportamenti virtuosi

Consapevoli di quanto il processo di gestione dei rifiuti incide sui cambiamenti climatici il Comune di Terre Roveresche – 5mila anime nella provincia di Pesaro Urbino – ha approvato un nuovo regolamento per la Tassa Rifiuti che non solo premia i comportamenti virtuosi dei cittadini attraverso il sistema puntuale, ma per la prima volta in Italia tiene conto, nel calcolo della tariffa, anche della quantità di CO2 prodotta da ogni singola utenza.

La rivoluzione, che partirà ufficialmente il primo giorno del 2021, arriva al termine del progetto Carbon WastePrint, coordinato dall’ingegnere Andrea Valentini dello studio associato Waste Lab e da Luca Belfiore di Altraleonia Srl. Si tratta del primo modello certificato che permette di monitorare le azioni dei cittadini rappresentandole attraverso un unico valore ambientale: la CO2 prodotta o evitata.

Fondamentale, per la gestione operativa del progetto, il supporto innovativo di Junker, che ha reso possibile il coinvolgimento, diretto e interattivo, della cittadinanza in tutte le fasi della sperimentazione.

Meno rifiuti e più differenziata

Grazie a Junker le famiglie hanno imparato a ridurre e differenziare di più e meglio i propri rifiuti: in caso di dubbi, basta infatti inquadrare il codice a barre o, se si tratta di un prodotto sfuso, scattare una foto all’oggetto, per sapere in tempo reale di quali materiali è composto e in quali bidoni va gettato.

Per motivare i cittadini, Junker app ha inoltre lanciato una vera e propria “sfida” a premi, chiedendo alle utenze di effettuare una separazione dei rifiuti particolarmente attenta e di comunicare per tempo la necessità (o meno) di ritiro dei propri rifiuti nel rispetto del calendario delle raccolte, permettendo di ridurre le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto. Queste iniziative, insieme ai dati raccolti, hanno consentito di validare il modello in base alla metodologia certificata “Carbon WastePrint”.

“Aver contribuito al successo della sperimentazione del modello CWP nel ruolo di strumento abilitante al servizio delle utenze – sottolinea la responsabile progetti di Junker app, Benedetta De Santis – ha dato pieno significato alla mission di Junker come motore di economia circolare in materia di raccolta differenziata. Siamo quindi fieri del risultato raggiunto e pronti ad offrire in permanenza queste funzioni innovative, validate grazie all’entusiastica partecipazione dei cittadini”.

Dimmi quanti rifiuti produci e ti dirò quanta CO2 emetti

Dal 1 gennaio 2021, tutte le famiglie di Terre Roveresche pagheranno una tariffa sui rifiuti che tiene conto della CO2 equivalente prodotta ed è calcolata non solo in base a quanto hanno differenziato le varie frazioni, ma anche in base a quanto hanno ridotto la produzione di rifiuti in totale, in particolare quelli indifferenziati. Grazie alla distribuzione di bidoncini dotati di tag RFID, sarà possibile contabilizzare ogni conferimento per ogni singola tipologia di rifiuto. A quel punto basterà moltiplicare queste quantità per opportuni fattori di emissione, per determinare la produzione di CO2 equivalente associata ad ogni utenza. Ossia il suo impatto ambientale.

“Grazie a questo metodo – spiega Andrea Valentini – anche le buone pratiche legate al mondo del riuso o contro lo spreco alimentare troveranno soddisfazione economica nel computo della tariffa. Ma, soprattutto, gli utenti avranno immediata consapevolezza di quale azione, nella propria gestione dei rifiuti, comporti minori impatti ambientali e quindi maggiori vantaggi economici, incentivando così un miglioramento continuo dei propri comportamenti, che è lo spirito stesso dell’economia circolare”.

Non solo. Questo sistema permette di adeguarsi anche a situazioni di emergenza o imprevedibili. “Per fare un esempio molto attuale – chiarisce Luca Belfiore – le utenze commerciali in difficoltà economica, a causa di una riduzione dell’attività o di chiusure temporanee, vedranno la tassa rifiuti ridursi a seguito dei minori conferimenti”.

Meno CO2 e più risparmi per i cittadini

Nella sola fase di sperimentazione, nel 2019, a Terre Roveresche è stata certificata una riduzione di 2.352 tonnellate di CO2 derivanti dalla gestione dei rifiuti.

Parallelamente, l’attivazione di processi virtuosi ha permesso al Comune di risparmiare 15mila euro nel costo del sistema rifiuti, soldi che saranno restituiti entro la fine dell’anno ai cittadini più meritevoli.

Sulla base di questi risultati, è facile prevedere che l’introduzione del nuovo regolamento consentirà di abbattere ulteriormente l’emissione di gas climalteranti e ridurre ai cittadini il peso della bolletta.

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