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Diete veggy aiutano a ridurre malattie e impatto ambientale

alimentazione e ambiente – Se programmate adeguatamente le diete a base vegetale, comprese quelle vegetariane e vegane, offrono interessanti benefici. Come sottolinea l’OMS, questi specifici regimi alimentari aiutano a prevenire lo sviluppo di alcune malattie, e a ridurre l’impatto ambientale associato all’elevato consumo di alimenti di origine animale. Tuttavia nonostante le informazioni diffuse molte persone hanno ancora alcuni dubbi riguardo a queste diete, perplessità che Altroconsumo tenta di fugare fornendo un’attenta analisi.

Le diete veg in Italia

In Italia sono quasi due milioni e mezzo le persone che seguono una dieta vegetariana e quasi un milione e mezzo quelle che hanno scelto un’alimentazione totalmente vegetale. Il trend ha registrato un lieve calo tra gli italiani, mentre invece a livello globale è in forte crescita.

Corretto pianificarle adeguatamente

Le diete vegetariane e vegane sono adatte a tutti, ma è fondamentale che le diete vengano correttamente pianificate, che includano tutti i gruppi alimentari vegetali (frutta, verdura, cereali, legumi, frutta secca e semi oleosi), che prevedano una indispensabile e corretta integrazione di vitamina B12 e che soddisfino i fabbisogni calorici dell’individuo.

Uno dei dubbi principali legati alle diete vegetali riguarda l’eventuale carenza di proteine. Una dieta vegetariana o vegana bilanciata soddisfa il fabbisogno di proteine, anche quello degli atleti, a tutte le età. Le proteine vengono infatti fornite da un’ampia varietà di alimenti vegetali, tra cui i legumi, che garantiscono un apporto proteico adeguato. I legumi sono anche ricchi di ferro, e alcuni ne contengono anche più di carne o pesce; perciò, la loro assunzione nelle quantità adeguate andrà ad evitare questo tipo di carenze.

Le diete senza latticini, inoltre, sono spesso considerate a rischio di una carenza di calcio. In realtà, il calcio può essere assunto da diversi alimenti vegetali, come le verdure della famiglia delle crucifere (broccoli, verza, cavolo nero, cime di rapa, rucola) e le verdure verdi in foglia, le mandorle, il sesamo o anche i legumi. Se invece non si consuma pesce, il modo più semplice per assumere gli omega-3 è quello di prendere due cucchiaini di olio di semi di lino al giorno o mangiare 7-8 noci.

Spesso si pensa che l’alimentazione onnivora sia più equilibrata di una vegetariana o vegana, ma in realtà è importante ricordare che ogni dieta deve tenere conto della piramide alimentare ed essere ben bilanciata per essere salutare.

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