. Con 'Tree Talker' gli alberi parlanti raccontano il loro stato di salute - Verdecologia

Con ‘Tree Talker’ gli alberi parlanti raccontano il loro stato di salute

l’ambiente si racconta – Sono 36 e ciascuno di loro è in grado di raccontare la propria storia, informandoci sullo stato di salute di cui gode.
I tratti salienti sono quelli del progetto degli alberi ‘parlanti’, ovvero ‘Tree Talker’ grazie al quale 36 alberi collocati nel Bosco di Piegaro, in Umbria, sono in grado di comunicare di raccontare il proprio stato di salute grazie all’uso della tecnologia, ossia di sensori che misurano parametri eco-fisiologici.

Tree Talker: gli alberi si raccontano

Nei 146 ettari diforesta umbra certificata Pefc, di proprietà della famiglia Margaritelli, 36 alberi sono stati dotati di sensori e di un sistema di ultima generazione, che si chiama proprio Tree Talker, basato sull’IoT (internet of things), in grado di fornire in tempo reale a una rete di monitoraggio dati relativi alle funzioni dell’albero.

Grazie ai sensori è possibile rilevare informazioni su flussi d’acqua, crescita in diametro, quantità e qualità del fogliame, ma anche stabilità, respirazione, quantità di carbonio stoccata, così come dettagli specifi su salute e mortalità della pianta per fattori umani e climatici.

La prima sperimentazione del progetto Trace

La sperimentazione viene attuata su piccola scala all’interno di questa foresta umbra ed è la prima italiana del progetto Trace (Tree monitoring to support climate adaptation and mitigation through Pefc Certification), a cui collabora anche la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc).

“Misurare con strumenti innovativi la capacità degli ecosistemi di stoccare carbonio o di essere resilienti ai cambiamenti ambientali – spiega Riccardo Valentini del Cmcc – è fondamentale per prendere decisioni in merito al miglioramento della qualità e della redditività della gestione forestale”.

“I sistemi IoT rappresentano un’occasione unica per migliorare le capacità di monitoraggio ambientale a costi estremamente bassi e in tempo reale – spiega Antonio Brunori, segretario generale del Pefc Italia – Integrando e installando tecnologie IoT di ultima generazione in una rete di monitoraggio su piccola scala nel Bosco di Piegaro, intendiamo dimostrare e promuovere l’utilità di questa tecnologia anche per la certificazione forestale, così da diffonderla rapidamente su larga scala e con costi contenuti”.

Per conoscere da vicino i propri alberi

Grazie al sistema Tree Talker infatti le entità già certificate per la gestione forestale sostenibile o quelle che richiedono di entrare nel sistema di certificazione (proprietari e gestori forestali, proprietari di piantagioni di arboricoltura da legno) possono conoscere i propri alberi, essere consapevoli della loro salute o di eventuali parassiti o malattie e essere in grado di quantificare la quantità di carbonio stoccata da ogni pianta.

Inoltre, l’analisi dei dati tramite algoritmi di apprendimento automatico, strumenti GIS e cloud computing, consente di correlare una grande quantità di dati e ricavare informazioni personalizzate.

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