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Alternative green alla plastica: quanti sono disponibili ad utilizzarle

riduciamo la plastica – Per arginare la diffusione incontrollata della plastica è bene interrogarsi sulle possibili alternative. Ma quanto ciascuno di noi è disposto a ridurne l’uso a favore di alternative usa e getta più green?

Alla domanda ha cercato di rispondere il team di Altroconsumo che ha coinvolto 500 famiglie chiedendo loro di testare prodotti green.

Le alternative compostabili

Alle famiglie coinvolte dall’indagine è stato consegnato un kit di prodotti compostabili da testare a casa. Si tratta di stoviglie (piatti, bicchieri, posate), contenitori per cibo (ciotole con coperchio e sacchetti gelo per congelare) e sacchetti per l’umido.
I prodotti alternativi alla plastica, utilizzati nella stragrande maggioranza dei casi all’interno delle abitazioni, sono risultati graditi. Per alcuni è stata avanzata la richiesta di mettere a punto alcune migliorie.

Limitare l’uso di prodotti usa e getta

“La prima parte del test ha indagato le abitudini di utilizzo dei prodotti usa e getta – hanno spiegato ad Altroconsumo -. Tra questi sono ormai entrati nelle abitudini delle famiglie soprattutto i sacchetti compostabili, quelli per congelare e i bicchieri.
Emerge che il materiale più diffuso nei prodotti monouso è ancora la plastica. Feste e pic nic sono le occasioni in cui più si utilizzano le stoviglie usa e getta. Quasi tutti i partecipanti sottolineano di preferire le stoviglie tradizionali in ceramica e il motivo è il desiderio di produrre meno rifiuti. Ma non si può negare che l’usa e getta sia pratico e igienico in molte situazioni, e di certo in questi tempi di pandemia questo genere di rifiuti è in aumento”.

 

Un mare di plastica

La presenza della plastica nell’ambiente è in continua crescita. Autentiche isole galleggianti di rifiuti invadono gli oceani, ma non solo. Fra i problemi non possiamo dimenticare la presenza delle microplastiche, la necessità di contenere l’usa e getta e di migliorare il riciclo, le potenzialità e i limiti della plastica biodegradabile.

Salvare l’ambiente non dipende solo dai cittadini

“Gli intervistati – sottolineano i responsabili di Altroconsumo – si sono dimostrati in generale sensibili rispetto all’impatto che la plastica ha sul pianeta e sulla necessità di agire per ridurre i rifiuti. I cittadini sono consapevoli di poter agire concretamente per evitare di disperdere la plastica nell’ambiente, ma chiedono anche di più, perché la responsabilità non può ricadere solo sulle loro spalle”.

“Ognuno può fare la sua parte – commenta un intervistato – ma a questo punto penso che servano interventi legislativi forti che impongano il divieto della plastica monouso e della plastica in generale quanto più possibile”.

Sono in molti a pensare che potrebbe essere opportuno eliminare alcuni imballaggi “I produttori dovrebbero ridurre gli involucri. Per esempio le vaschette alimentari che si trovano nei supermercati potrebbero essere sostituite con sacchetti biodegradabili”.

“Meno plastica in Comune”

Altroconsumo, in collaborazione con Assobioplastiche e alcuni comuni lombardi (Buscate, Lainate, Buccinasco, Parabiago e Castano Primo), ha realizzato “Meno plastica in Comune”, progetto di educazione al consumo sostenibile e all’economia circolare pensato per promuovere comportamenti plastic less attraverso l’installazione di fontanelle per l’acqua sul territorio.
Nell’ambito del progetto Altroconsumo distribuirà alla cittadinanza locale 2.000 borracce in acciaio riutilizzabili da usare in alternativa all’acqua in bottiglia, ma si occuperà anche dell’organizzazione di corsi di formazione ambientale rivolti ad adulti e studenti nelle scuole dei Comuni coinvolti.
L’associazione per la tutela e difesa dei consumatori più diffusa in Italia ha inoltre pubblicato un’apposita guida pratica per imparare a ridurre l’impatto ambientale con piccoli gesti quotidiani, in modo da diffondere le azioni sperimentate sul territorio.

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