. La 'doggy bag' per combattere lo spreco alimentare arriva in mille ristoranti

La ‘Doggy Bag’ in mille ristoranti per combattere lo spreco alimentare

lotta allo spreco alimentareFipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e Comieco (il Consorzio per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica) uniscono le forze contro lo spreco alimentare.

Grazie al progetto “Doggy Bag se avanzo mangiatemi” le due realtà si impegnano a promuovere una nuova cultura della sostenibilità su scala nazionale coinvolgendo oltre mille ristoranti italiani.
Nei locali che aderiscono all’iniziativa i clienti potranno chiedere di utilizzare eco-contenitori di design e “made in Italy” per portare agevolmente a casa cibi e bevande non consumate.

Lo spreco nei ristoranti italiani tocca quota 185mila ton

I numeri dello spreco raggiunti nei ristoranti italiani sono decisamente elevati, si parla infatti di 185mila tonnellate di cibo gettate nella spazzatura ogni giorno.
La doggy bag porterà un contributo interessante alla lotta allo spreco consentendo, in maniera decisamente pratica ed elegante, trasformando il gesto del recupero in una consuetudine. Con il tempo portarsi a casa gli avanzi del pasto potrebbe davvero essere la prassi.

La collaborazione fra Fipe e Comieco permette di dare forza al progetto, ampliando con il tempo il raggio d’azione.
Se la prima fase prevede di consegnare le doggy bag in mille ristoranti italiani, i numeri sono destinati a crescere sino a raggiungere un bacino potenziale di 104.000 ristoranti ed una presenza capillare sul territorio.

L’iniziativa presentata a Host

I dettagli dell’iniziativa sono stati presentati ieri a Host alla presenza di Maria Chiara Gadda, membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e relatrice della legge 166/16 sulla limitazione degli sprechi alimentari.

La norma antisprechi sta contribuendo ad accrescere la sensibilità dei cittadini verso il cibo e il suo utilizzo consapevole specie nella prevenzione e nel recupero delle eccedenze. Le nostre scelte quotidiane di acquisto e di consumo degli alimenti sono importanti – dichiara Maria Chiara Gadda – generare eccedenze può contribuire allo spreco oppure creare nuove opportunità che con la legge 166 vengono sostenute e valorizzate attraverso la filiera del dono finalizzato alla solidarietà sociale”.

Ruolo strategico della doggy bag per dare un nuovo valore al cibo

La doggy bag, continua Gadda, “può avere un ruolo strategico per vincere questa sfida dal punto di vista culturale e accompagna il cittadino in nuovo percorso di consapevolezza allungando la vita di un prodotto altrimenti destinato a finire nella spazzatura. Comieco ha realizzato un contenitore funzionale e accattivante che grazie a Fipe e al progetto Doggy bag se avanzo mangiatemi sarà veicolato nei ristoranti raggiungendo tanti cittadini e famiglie per dare un nuovo valore del cibo”.

“Nel mondo dei pubblici esercizi l’impegno contro lo spreco alimentare si traduce in un percorso complesso che inizia a monte della catena e comprende azioni di controllo in fase di acquisto, preparazione e conservazione degli alimenti – sottolinea Giancarlo Deidda, vicepresidente di Fipe -.
La doggy bag è l’ultimo, importante anello di questa catena: non si tratta solo di una pratica che fa bene all’ambiente, ma che permette di consumare del buon cibo preparato al ristorante anche nelle proprie case, prolungando il piacere di un’esperienza di qualità”.

Doggy Bag: esperienze positive in oltre 50 ristoranti di Slow Food Italia

Il progetto “Doggy Bag – Se avanzo mangiatemi”, nato nell’anno di Expo 2015, “ha riscontrato positive esperienze in oltre 50 ristoranti di Slow Food Italia e in più di 200 locali tra Milano, Bergamo, Varese e Roma – sottolinea Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco – ha trovato un più che positivo gradimento in tutta Italia da un sondaggio effettuato con Last Minute Market e se in Italia ben il 58% degli imballaggi cellulosici immessi al consumo è legato al settore alimentare, la doggy bag è perfetta espressione del valore anti spreco che un packaging può rappresentare.

Ecco perché con Fipe siamo pronti a siglare un accordo che darà dimensione nazionale ad una pratica virtuosa che sta prendendo sempre più piede nella nostra cultura”.

24 ottobre 2017

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