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Allarme oceani: in 34 anni le ondate di calore sono raddoppiate

cambiamenti climatici – In base ad uno studio realizzato dai ricercatori dell’università di Berna, negli ultimi 34 anni, a causa dei cambiamenti climatici, i giorni caratterizzati da persistenti ondate di calore oceaniche sono addirittura raddoppiati.
Lo studio pubblicato su Nature considera che a causa dei cambiamenti climatici la superficie dell’acqua si scalda in maniera eccessiva con tendenza ad aumentare.

I ricercatori per mettere a punto lo studio hanno utilizzato i dati dei satelliti relativi al periodo 1982-2016 e alle temperature superficiali dell’acqua, utilizzati per monitorare le ondate di calore oceaniche, che possono durare da alcuni giorni a qualche mese ed estendersi su aree di diverse migliaia di km.

Tra il 2014 e il 2015 un ‘blob’ di acqua calda ha provocato strage di otarie in Alaska

In questo lasso di tempo – sottolineano i ricercatori – il numero di ondate di calore all’anno è raddoppiato, arrivando ai 25 giorni attuali.
Tra il 2014 e il 2015, ad esempio, un ‘blob’ di acqua calda ha provocato una strage di otarie in Alaska e di leoni marini in California, oltre a danneggiare la pesca commerciale in tutto il Nord America.

Nel caso in cui la temperatura atmosferica dovesse aumentare di 2°C, in base alle simulazioni, i giorni caratterizzati da ondate di caldo sarebbero 55, e salirebbero a 112 con un riscaldamento di 3,5 gradi.

“Le ondate di calore oceaniche sono già diventate più lunghe, frequenti, intense ed estese del passato – afferma l‘autore principale della ricerca, Thomas Frolicher -. Questi cambiamenti sono molto maggiori di quelli che ci aspetteremmo per cause naturali: lo studio ha confermato che l’87% di queste ondate sono il risultato del riscaldamento globale indotto dall’uomo”.

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