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Ondate di calore e inquinamento: Ministero detta linee di prevenzione

cambiamenti climatici – In città i cambiamenti climatici determinano un peggioramento della qualità dell’aria.
La presenza esigua di verde e alberi e quella massiccia di asfalto e smog, un uso smodato dei condizionatori accesi giorno e notte, nelle aree urbane accentuano l’emergenza caldo che si somma al livello di inquinamento trasformando le città in autentiche ‘isole di calore’.

E sono proprio questi motivi ad aver spinto il Ministero della Salute a pubblicare il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, che conta su un’interessante novità quale la creazione di una sezione specifica su inquinamento atmosferico e prevenzione dei relativi effetti sulla salute e un capitolo dedicato alla mitigazione dell’effetto dell’isola di calore urbano.

I cambiamenti climatici sono in grado di determinare un peggioramento della qualità dell’aria sia a causa delle attività umane, associate ad esempio ad un maggior consumo di energia per la climatizzazione delle abitazioni in estate, sia a fronte di cause naturali come l’aumento della frequenza e dell’intensità degli incendi e quindi delle emissioni di particolato.

Linee di indirizzo per la prevenzione

“I cambiamenti climatici – si legge nelle nuove Linee di Indirizzo per la Prevenzione – stanno causando un aumento degli eventi meteorologici estremi come ondate di calore, piogge intense e allagamenti costieri, una diffusione di nuove specie di vettori di malattia, oltre a peggior qualità dell’aria e incendi”.

In Italia si “registrano gli effetti più elevati del caldo sulla mortalità giornaliera”.
Di fatto “la presenza in città delle aree verdi diminuisce in maniera importante gli effetti delle isole di calore, mediante l’ombreggiamento, l’evaporazione e la traspirazione”. Un albero, infatti, “raffredda per una potenza di 20-30KW e un’area verde urbana di 1500 mq raffredda in media 1,5 gradi e diffonde i suoi effetti a 100 metri di distanza”.

Implementare aree verdi e riprogettare le città

Per ridurre le effetti delle isole di calore si rende necessario un “approccio migliorativo della situazione esistente, implementando le aree verdi anche attorno agli edifici“.
Le scelte del futuro puntano dritte alla progettazione più funzionale delle città, dei quartieri e dei palazzi, considerando ad esempio la distanza tra gli edifici, la circolazione dei venti, e la scelta dei materiali in base alle proprietà di accumulo termico.

Le nuove linee di indirizzo su ondate di calore e inquinamento atmosferico sono state prodotte nell’ambito del progetto del Centro per la prevenzione e controllo delle malattie (CCM) Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del SSR Lazio e sono rivolte alle istituzioni locali, ai medici di medicina generale, ai pediatri, ai medici ospedalieri e in generale a tutti gli operatori socio-sanitari coinvolti nell’assistenza e nella protezione delle fasce di popolazione più vulnerabili.

Il documento è organizzato in tre parti:

. Il capitolo “Caldo e Salute” che presenta una sintesi delle evidenze scientifiche disponibili sugli effetti delle ondate di calore sulla salute e sui sottogruppi vulnerabili
. Un capitolo dedicato al “Piano nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo” che illustra il sistema di allerta nazionale, indicazioni operative sulle misure di prevenzione da attivare a diversi livelli di assistenza e graduate sui livelli di allerta, identificazione dei sottogruppi a rischio (vulnerabili), raccomandazioni per specifici sottogruppi, sistemi per il monitoraggio dell’impatto sulla salute delle ondate di calore.
. Il terzo capitolo infine è dedicato agli “Effetti acuti dell’inquinamento atmosferico”, con la sintesi delle evidenze scientifiche disponibili e i principali elementi per la prevenzione degli effetti acuti dell’inquinamento atmosferico sulla salute.

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