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L’energia solare? Sarà possibile immagazzinarla anche nei vestiti

energia solare – Immaginate se il vostro abbigliamento potesse, al momento opportuno, rilasciare il calore sufficiente per potervi tenere al caldo nelle giornate più rigide garantendo un notevole risparmio in fatto di riscaldamento domestico.
Oppure immaginate un parabrezza che è in grado di immagazzinare l’energia del sole rilasciando calore per sciogliere eventuali strati di ghiaccio accumulati nelle giornate invernali.

Tutto ciò potrebbe essere realtà, come sottolinea un gruppo di ricercatori del MIT di Boston (Massachusetts Institute of Technology), grazie ad un nuovo materiale che è in grado di trattenere l’energia solare accumulata durante il giorno per poterla dispensare a richiesta quando è necessaria come fonte di calore.
Questo particolare tipo di tessuto polimerico trasparente in realtà potrebbe essere applicato a superfici diverse come il vetro delle finestre e tutte le tipologie di indumento.

Anche se il sole è una fonte pressoché inesauribile di energia è disponibile solo durante le ore del giorno, a patto che non piova o il cielo non risulti coperto da nuvole. pannello solare trasparente
Per questo gli studiosi stanno cercando soluzioni ottimali per immagazzinare il più possibile l’energia nelle ore diurne.

Il punto di svolta potrebbe essere garantito dall’utilizzo di una molecola alla quale hanno lavorato il professor Jeffrey Grossman ed i colleghi del team.
Una molecola che può garantire stabilità in due diverse conformazioni: una di ‘carica’ quando è presente la luce del sole, ed una che permette di tornare allo stado originale.

La chiave sta nella possibilità di memorizzare una forma di cambiamento chimico invece che memorizzare il calore stesso.

Infatti mentre il calore si dissipa inevitabilmente nel tempo, anche in condizioni eccellenti di isolamento, un sistema di accumulo chimico può mantenere l’energia per tempi indefiniti grazie ad una configurazione molecolare stabile.

Questi materiali, noti come combustibili solari termici (STF), sono stati sviluppati originariamente per essere utilizzati in soluzione liquida ma oggi il nuovo approccio consente di realizzare un materiale allo stado solido, in questo caso un polimero. Siamo di fronte ad un’evoluzione decisamente interessante ed importante per ottenere materiali poco costosi con una tecnologia di fabbricazione che può diffondersi agevolmente.

Grazie al buon grado di trasparenza del materiale, lo stesso può essere utilizzato agevolmente dall’industria automobilistica. Sistemato ad esempio tra due strati di vetro potrebbe fornire un utilissimo effetto antighiaccio.

08 gennaio 2016

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