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Le piante olandesi che producono energia

energie alternative – Nell’affannosa ricerca di fonti di energia alternative ai tradizionali combustibili fossili, l’Olanda ha avuto un’idea tanto semplice quanto efficace. Si chiama Plant-e ed è una start-Up fondata nel settembre 2009 da Marjolein Helder e David Strick. Oggi quest’idea ambiziosa mira a rendere le piante delle vere e proprie fonti di energia. E in parte ci è già riuscita.

Plant-Microbial Fuel Cell – questo il nome della tecnica di produzione alla base del progetto – è una procedura semplice, che segue i ritmi della natura stessa. Niente impianti complicati da costruire (con evidente risparmio anche in termini economici) o procedure farraginose da attuare: il cuore del processo produttivo di energia altro non è, infatti, che la stessa fotosintesi clorofilliana delle piante, attraverso la quale queste producono sostanze organiche generate dalla combinazione di anidride carbonica, acqua e luce solare.

Una parte di ciò che viene generato dalla pianta non è infatti assorbito dal vegetale ma viene espulso nel terreno attraverso le radici, dove si trovano dei microrganismi che consumano queste sostanze rilasciando, come scarto, elettroni. A questo punto – semplicemente posizionando un elettrodo vicino alle radici – è possibile sfruttare l’energia prodotta dalla differenza di potenziale e trasformarla in elettricità. Tutto senza arrecare alcun danno alla vita ed alla crescita della pianta. Il sistema ha una migliore riuscita nelle risaie e – più in generale – nelle zone umide, fattore che comporta un ulteriore vantaggio: anche le zone che non sono sfruttabili per l’agricoltura perché inquinate, potrebbero essere utilizzate per produrre energia.

La società che si occupa di questo progetto è uno spin-off del dipartimento di tecnologia ambientale dell’Università di Wageningen che ha collaudato il sistema tenendo sempre a mente l’obbiettivo di permettere alle piante utilizzate di continuare a crescere. Si tratta, peraltro, di una fonte di energia largamente utilizzabile: solo quando il terreno gela, infatti, la produzione di energia elettrica viene interrotta. Il team olandese è già in grado di produrre energia sufficiente per ricaricare uno smartphone (Plant-e mobile). I ricercatori sono inoltre in grado di produrre la connessione wifi (Plant-e Hotspot) e, un altro progetto prevede l’installazione di queste piante all’interno delle rotatorie per poter fornire elettricità all’illuminazione pubblica presente intorno a queste.

Al momento poi, il prototipo di un tetto verde che utilizza proprio questa tecnologia si trova in fase di test nei Paesi Bassi. Plant-e, insieme alle altre risorse per l’energia pulita – come il fotovoltaico – potrebbe contribuire alla riduzione della nostra dipendenza dalle fonti fossili, notoriamente inquinanti.

Nel frattempo, non resta che affidarsi ai metodi tradizionali per ottenere energia, premurandosi almeno di scegliere le tariffe più convenienti di energia elettrica e gas per la propria abitazione, confrontandole su SosTariffe.it.

30 luglio 2014

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