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Il futuro sostenibile parte dalle città

futuro sostenibile – La città come punto di partenza per la costruzione di una società più sostenibile: è il tema fondamentale del convegno “Realizzazioni di efficienza reale. Come vivere bene risparmiando: le scelte per una città”, che si è tenuto ieri nella Città sostenibile di ECOMONDO, il Salone di Rimini Fiera dedicato al recupero di materia ed energia.

All’incontro ha partecipato anche Marco Flavio Cirillo, sottosegretario all’Ambiente. “Quando si parla di efficienza dei servizi e di qualità della vita è necessario chiamare in causa innanzitutto i sindaci – ha dichiarato –. La qualità della vita, infatti, passa soprattutto per il lavoro dei Comuni”.

“Oggi – ha proseguito – la sfida per i sindaci è quella di promuovere l’efficientamento energetico, la riqualificazione edilizia, l’innovazione tecnologica e una gestione più efficiente dei rifiuti, che consenta il contenimento dei costi per il loro smaltimento attraverso l’incremento del riciclaggio e del recupero energetico”.

“Questa grande sfida – ha spiegato Cirillo – i primi cittadini sono chiamati ad affrontarla con un’ottica di programmazione, non sperando nell’arrivo di fondi o contributi calati dall’alto. Sento molti amministratori lamentarsi, ma, da ex sindaco che in 10 anni è riuscito a portare il proprio Comune ai vertici dei Comuni virtuosi d’Italia, per garantire ai cittadini una buona qualità della vita è necessario anzitutto avere in mente un progetto di città che si vuole sviluppare. Il Governo può contribuire a rendere più snelle le procedure, ad alleggerire i carichi burocratici e a trovare corsie preferenziali per i fondi europei, ma sta poi all’iniziativa dei sindaci trovare il modo di migliorare le proprie città ed erogare servizi più efficienti ai loro cittadini”.

Nel corso del dibattito, Laura La Posta (Sole 24 Ore) ha affermato che “l’efficienza energetica è il giacimento petrolifero dell’Italia. La migliore energia è quella risparmiata, e in questo il nostro paese è ‘Best practice’ nelle intenzioni, non nelle realizzazioni”.

Marcello Capra, del dipartimento Energia del ministero dello Sviluppo economico, ha presentato  gli obiettivi delineati dalla direttiva europea 27/2012: “Dal 2014 è prevista la ristrutturazione degli edifici delle amministrazioni centrali di superficie superiore ai 500 metri quadri che non rispettano i requisiti di efficienza energetica – ha spiegato – ed entrano in vigore altri obblighi: tra questi, gli audit energetici per le grandi imprese e la realizzazione di sistemi di recupero del calore di scarto.
Il governo ha lanciato la strategia energetica nazionale, che mette al centro il risparmio energetico, con obiettivi anche superiori a quelli europei del 20-20-20”.

Francesco Nola (dipartimento Politiche abitative del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti) ha illustrato le linee del Programma nazionale per l’edilizia abitativa.

08 novembre 2013

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