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Il mondo del turismo lancia la sfida contro lo spreco alimentare

sostenibilità e lotta allo spreco alimentare – E’ dedicato alla riduzione degli sprechi negli eventi e alla condivisione dell’abbondanza ‘Save the food’, il convegno previsto per il 5 giugno a Baveno sul Lago Maggiore in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente.
In occasione dell’evento verranno presentate alcune “buone pratiche” che importanti aziende stanno già attuando tra cui la distribuzione di cibo a strutture caritatevoli da parte degli hotel, che fanno capo a Lago Maggiore Meeting Industry. Sperimentate a Milano, grazie a Banco Alimentare Onlus Siticibo, hanno ottenuto un gran successo.

Il 5 giugno l’evento prevede un interessante convegno al quale interverranno tra gli altri: Marco Lucchini, direttore generale Fondazione Banco Alimentare Onlus; Luca Falasconi, docente di Politica Agraria e Sviluppo Rurale, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, socio fondatore Last Minute Market e, con un videomessaggio, Andrea Segrè, direttore Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari Università di Bologna, presidente Last Minute Market e coordinatore di PINPAS, il Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare.

Il PINPAS ambisce a produrre soluzioni concrete ed efficaci in termini di riduzione alla fonte della quantità di cibo che finisce tra i rifiuti sul breve, medio e lungo periodo. L’obiettivo è raggiungere entro il 2020 una riduzione del 5% dei rifiuti per unità di Pil dei rifiuti urbani, del 10% di quelli pericolosi e del 5% di quelli speciali.

Il settore del turismo nei prossimi anni può e deve fare la sua parte, considerato il peso crescente a livello nazionale e internazionale – spiegano gli organizzatori dell’evento -.

rifiuti ciboA gennaio 2014 infatti l’Organizzazione Mondiale del Turismo UNWTO Barometer registrava una crescita esponenziale del turismo: nel 2012 per la prima volta le presenze mondiali sono arrivate ad 1 miliardo, il 2013 è andato anche meglio (1,087 miliardi, con un incremento pari al 5%) e le previsioni per il 2014 sono rosee.

In Italia, dopo un buon recupero nel 2011, il 2012 ed il 2013 hanno visto un calo delle presenze di turisti (dai 386,9 milioni nel 2011 ai 276 milioni nel 2013) legato soprattutto alla crisi della domanda interna.
In questo momento di crisi ed incertezza, il turismo rappresenta per il nostro paese una grande risorsa, il suo valore è pari al 10,3% del PIL italiano.

“Anche sul Lago Maggiore il turismo è in buona forma e fa ben sperare per il 2014. Sulla sponda piemontese, ad esempio, il trend delle imprese del settore è stato crescente negli ultimi anni, compensando in parte la crisi del manifatturiero. Il 2012 è stato un anno boom con 2,8 milioni di presenze e il 2013 ha chiuso molto positivamente con un 80% di presenze straniere, un pubblico attratto dalla bellezza del paesaggio, dalla qualità dell’ambiente, da un’offerta alberghiera ed extralberghiera di grande qualità” afferma Roberta Costi, dirigente della Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola.

Il mondo del turismo congressuale può contribuire a ridurre molti sprechi, come fattivamente dimostra il progetto Lago Maggiore Green Meeting, voluto da Lago Maggiore Meeting Industry e nato grazie all’accordo italo-elvetico tra gli enti di promozione turistica della zona (Camere di Commercio, Province, ATL, Convention Bureau, Associazioni).
Il comparto turistico é impegnato nell’organizzazione di eventi a ridotto impatto ambientale con tutta una serie di misure che verranno adottate per la diminuzione degli sprechi alimentari in meeting e congressi.

Con l’organizzazione, in collaborazione con Fondazione Banco Alimentare Onlus e Last Minute Market e con il patrocinio di Federcongressi e Expo2015, del convegno “Save the food – Il contributo del settore congressuale” per la prima volta una destinazione congressuale si mette in gioco sul tema dellpanea riduzione degli sprechi e della condivisione dell’abbondanza.

Tre le strutture alberghiere che fanno capo a Lago Maggiore Meeting Industry – Grand Hotel Dino di Baveno, Regina Palace e Grand Hotel des Iles Borromees di Stresa – insieme a Banco Alimentare hanno sperimentato il recupero di cibo delle prime colazioni.

Pane e prodotti secchi come torte, brioche e biscotti avanzati dalla prima colazione, ritirati da una struttura caritatevole, sono stati consumati in giornata dai suoi ospiti.

L’iniziativa rientra nel programma di Fondazione Banco Alimentare Onlus “Siticibo” – nata a Milano nel 2003 come prima applicazione italiana della Legge 155/2003 (cosiddetta del Buon Samaritano), con lo scopo di recuperare il cibo cotto e fresco in eccedenza nella ristorazione organizzata (hotel, mense aziendali e ospedaliere, refettori scolastici, esercizi al dettaglio).

Nella sola città di Milano, Siticibo – che opera con 33 mense, 99 refettori scolastici e 3 alberghi – ha recuperato nel 2013 ben 225.000 porzioni di cibo cotto, oltre 68 tonnellate di prodotti da forno e 102 tonnellate di frutta.

30 maggio 2014

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