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Società italiana di medicina eco-sostenibile: al centro la dignità della persona

salute e benessere – Con il primo incontro di dicembre la Società italiana di medicina eco-sostenibile, nata da un idea di Gianni Testino e Giorgio Schiappacasse, muove ufficialmente i primi passi.

La Simec è aperta a tutti i professionisti della salute che si riconoscono nell’ “approccio ecologico sociale”, ma possono aderire tutte le persone che vogliono dare un contributo allo sviluppo del socio-sanitario, da troppo tempo trascurato.

“L’obiettivo primario è quello di riportare al centro dell’attenzione “la dignità della persona” e soprattutto quello di creare dei percorsi assistenziali virtuosi utilizzando come risorsa lo stesso paziente e la famiglia – spiegano i responsabili -.
Considerando che ogni anno in Italia si spendono 110 miliardi di euro per il sistema sanitario nazionale e che si è calcolata una spesa di circa 140 miliardi di euro per problematiche legate alla carenza di prevenzione, a stili di vita e comportamenti non idonei, è opportuno portare i temi della medicina e della salute nel dibattito quotidiano cercando di sburocratizzare anche il rapporto sanitari-paziente poiché la cura più corretta non si raggiunge soltanto con la prescrizione di terapie nel più rigoroso ricorso alle linee guida, ma anche ricercando un percorso condiviso con il paziente e la famiglia”.

La SIMEC si fonda sostanzialmente su 12 principi, vediamoli:
1) il sostegno e lo sviluppo delle autonome associazioni di autotutela, promozione e protezione della salute formate dai cittadini e dalle loro famiglie (presenza viva e concreta nei nostri territori e no-cost). La loro presenza attiva rappresenta, oltre che una risposta praticabile, anche un insostituibile elemento di stimolo e trasformazione culturale (imparare/cambiare/facendo)
2) la valorizzazione del ruolo delle famiglie, della partecipazione attiva e responsabile dei cittadini ai percorsi di “cura”. Questi fattori vanno intesi come …primi fattori fondamentali di salutogenesi e vanno difesi e promossi in modo attivo;
3) valorizzare prassi professionali ed assetti organizzativi che sappiano cooperare in modo etico e coerente con queste realtà (co-terapia, cooperazione);
4) forme di “vicinanza territoriale di comunità” auto-organizzate che sappiano rispondere alle esigenze assistenziali dei più …“soli” (bambini, anziani, portatori di handicap,…);
5) promozione della visione “sistemica” del concetto di salute così come inteso dall’OMS come “stato di benessere psichico, fisico, sociale e …spirituale” che segnala come la salute e la “medicina” sono patrimonio di tutta la Comunità e non di singole categorie professionali e discipline;
6) promozione di agenzie di informazione socio-sanitaria per “tutti” autonome e indipendenti;
7) sostegno e promozione di trattamenti e percorsi professionali coerenti con questa impostazione eco-sostenibile;benessere salute
8) promozione e valorizzazione di stili di vita sani e rispettosi della salute di sè e degli altri in particolare tra i giovani (salutogenesi, estetica della salute);
9) Promuovere scambi di “buone pratiche” con importanti e significative realtà nazionali ed internazionali.
10) riflessioni sul problema del continuo aumento dell’uso di psico-farmaci (e di farmaci in generale) nella popolazione tutta con particolare attenzione al loro uso nell’infanzia, nei giovani e negli anziani: esplorazione e stimolo a conoscere… vie alternative possibili e praticabili (i farmaci che…. non si comprano in farmacia);
11) iniziative per il recupero della riflessione sull’etica e sui valori educativi e sulla spirituali tà anche in sanità vista come concreta ed indispensabile esigenza dell’uomo per sostenere corretti percorsi di crescita e maturazione personale,professionale, associativa e sociale.
Individuare e sostenere modelli operativi concreti di…”pratica” di questi aspetti
12) iniziative a favore dello sviluppo dell’energia alternativa e tutela della salute nei posti di lavoro. Inoltre, sviluppo del patrimonio artistico-cultura le come “variabile” indispensabile per salute.

I soci fondatori sono Gianni Testino, Giorgio Schiappacasse, Luigi Bottaro, Alberto Ferrando, Alessandro Viotti.
– Gianni Testino è coordinatore Centro Alcologico Regionale e vice-presidente nazionale Società Italiana di Alcologia;
– Giorgio Schiappacasse è direttore Dipendenze ASL 3 Genovese;
– Alessandro Viotti è chirurgo di Urgenza al San Martino-IST e presidente associazione “Genitori Insieme”;
– Luigi Bottaro è direttore Patologia Clinica ASL 3 Genovese;
– Alberto Ferrando è pediatra e presidente Confederazione degli Ordini dei Medici della Liguria, vice-presidente Società Italiana di Pediatria.

per saperne di più …. pagina facebook

30 dicembre 2013

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