. Rapporto Ue sulla natura: valutazione su habitat e specie

Rapporto Ue sulla natura: valutazione su habitat e specie

naturaLa Commissione Europea ha adottato una nuova relazione che fornisce il quadro generale più esaustivo mai stilato sullo «stato della natura nell’UE». Le conclusioni indicano che la maggioranza degli uccelli gode di uno stato sicuro e che per alcuni habitat e specie la situazione è migliorata. Le azioni di conservazione mirate hanno avuto successo, ma sono necessari sforzi ben più importanti affinché la situazione migliori in modo significativo.

Il Commissario responsabile per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella, ha dichiarato: “Questa relazione è significativa e tempestiva. Anche se presenta un quadro nel complesso incerto, essa dimostra chiaramente che gli sforzi per migliorare gli ecosistemi vulnerabili possono rivelarsi estremamente efficaci. La relazione sottolinea inoltre l’importanza delle sfide che restano da affrontare. Dobbiamo fare di più per rispondere a queste sfide, dato che la salute della nostra natura è legata alla salute dei cittadini europei e alla nostra economi”.

La relazione è la prima valutazione a coprire entrambe le direttive Uccelli e Habitat e si fonda sulla più grande raccolta collaborativa di dati e valutazioni della natura mai realizzata in tutti gli Stati membri nel periodo 2007-2012.

Per quanto riguarda gli uccelli, la relazione conclude che oltre la metà di tutte le specie di uccelli selvnatura - agricolturaatici valutati (52%) gode di uno stato sicuro. Circa il 17% delle specie risulta tuttavia ancora minacciato, mentre per un altro 15% si parla di stock quasi a rischio, in declino o depauperati; tra queste si trovano specie agresti una volta comuni, come l’allodola (Alauda arvensis) e la pittima reale (Limosa limosa).

Esaminando altre specie protette dalla direttiva Habitat, quasi un quarto (23%) ha ricevuto una valutazione favorevole. Per più della metà (60%) lo stato indicato è ancora “sfavorevole” (per il 42% è “sfavorevole-inadeguato” e per il 18% “sfavorevole-scadente”).

Solo il 23% delle specie e il 16% degli habitat sono in un buono stato di conservazione. L’agricoltura intensiva, le infrastrutture energetiche e di trasporto dannose, sono identificate come le cause principali del declino e del degrado del patrimonio naturale in corso. Un esempio di questa situazione è la condizione drammatica in cui versano fiumi, zone umide e laghi, con il 51% degli habitat nelle zone umide in un cattivo stato di conservazione.

“Il presidente della CE Juncker dovrebbe leggere attentamente il rapporto preparato dalla Commissione e indicare quali siano gli strumenti adeguati per salvare la natura in Europa e come da questi si debba partire per sostenere la ripresa della nostra economia – ha dichiarato Tony Long, direttore dell’European Policy Office – EPO del WWF, nel commentare il rapporto -.
L’Europa possiede un’ enorme ricchezza che deve essere difesa dalle minacce crescenti che vengono dall’agricoltura intensiva e da scelte di sviluppo energetico e di trasporto insostenibili. Esistono buone pratiche per gestire la natura e queste hanno sempre ripagato”.

WwfUn esempio di ‘cattiva gestione’ degli habitat lo segnala per l’Italia il WWF, che sta conducendo una campagna per la salvaguardia delle foreste: negli ultimi 5 anni nel nostro paese è andato crescendo il consumo di legna da ardere. L’Italia è il primo mercato europeo importando milioni di tonnellate di questo prodotto, ma ne consuma molte di più. Per questo le nostre foreste sono sempre più ceduate e gestite solo per produrre legna da ardere con una seria mancanza di piani di gestione a lungo termine, pianificazioni strategiche e di sistema.

In alcune regioni tali interventi sono svolti senza le necessarie valutazioni. Il mercato della legna da ardere e l’abuso del consumo di legna per tali fini rischia di compromettere la stabilità dei nostri habitat forestali, sempre più foreste ma di poca o scarsa qualità, insomma, foreste sempre più silenziose.

per saperne di più…

Stato della natura nell’UE — relazione della Commissione: http://ec.europa.eu/environment/nature/index_en.htm

Sito web della DG Ambiente: http://ec.europa.eu/environment/nature/index_en.htm , http://ec.europa.eu/environment/nature/info/pubs/directives_en.htm

Stato della natura nell’UE — Relazione tecnica dell’AEA: http://www.eea.europa.eu/publications/state-of-nature-in-the-eu/ , http://www.eea.europa.eu/highlights/state-of-nature-in-the

Strumento di ricerca per lo stato e le tendenze degli habitat e delle specie (AEA):http://art17.eionet.europa.eu/article17/reports2012/ , http://bd.eionet.europa.eu/article12/

22 maggio 2015

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