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Greenpeace: big Ue non aiutano rinnovabili

energie rinnovabili – Secondo un rapporto di Greenpeace, le principali aziende dell’Unione Europea che si occupano di produzione di energia contribuiscono soltanto in minima parte allo sviluppo dell’energia rinnovabile nel continente.

Le dieci principali compagnie energetiche dell’Unione Europea producono, considerate tutte insieme, il 58% dell’energia totale prodotta nei paesi UE. Soltanto il 4% dell’energia prodotta dai grandi d’Europa viene però dalle fonti rinnovabili che, quindi, rappresentano soltanto una piccolissima parte delle attività di queste aziende che, per di più, negli ultimi dieci anni hanno installato, nonostante il calo della domanda energetica nell’UE, ben 85 GW di ulteriore capacità energetica derivante da combustibili fossili. Più o meno si tratta dell’equivalente della capacità produttiva della Germania.

Greenpeace evidenzia, inoltre, come le principali aziende produttrici di energia in UE continuino a far blocco comune contro le proposte vincolanti della Commissione Europea in merito alla diffusione delle rinnovabili entro il 2030.

C’è da dire che l’energia verde, come mostra SosTariffe.it, rappresenta una reale e concreta alternativa, anche in ambito domestico, alle fonti energetiche inquinanti. Sfruttando le fonti rinnovabili, infatti, non solo è possibile proteggere l’ambiente contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 ma è anche possibile ottenere un risparmio in termini di spesa energetica per il consumatore finale.

06 marzo 2014

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