. Rifiuti e inquinamento: dall'Istat 100 statistiche per capire l'Italia - Verdecologia

Rifiuti e inquinamento: dall’Istat 100 statistiche per capire l’Italia

ambiente e popolazione – 121 indicatori, raccolti in 19 settori, che spaziano dall’economia alla cultura, al mercato del lavoro, alle condizioni economiche delle famiglie, alle infrastrutture, alla finanza pubblica, all’ambiente, alle tecnologie e all’innovazione.

Con “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, giunto alla settima edizione, l’Istat offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano.

“Nel 2014 il 34,4% delle famiglie italiane segnala problemi relativi all’inquinamento dell’aria nella zona di residenza e il 18,4% lamenta la presenza di odori sgradevoli – si legge nel report -.
Nel 2013 il verde urbano rappresenta in media il 2,7% del territorio (oltre 577 milioni di m2) dei comuni capoluogo, pari ad una disponibilità di 32,2 m2 per abitante. Quasi il 16% della superficie comunale è inclusa in aree naturali protette.

Nel 2013 il verde urbano rappresenta il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo di provincia, lo 0,7% in più dell’anno precedente. Complessivamente si tratta di oltre 577 milioni di m2 pari a 32,2 m2 per abitante.
Nel 2013 sono stati raccolti 491,3 kg di rifiuti urbani per abitante, circa 12,5 kg in meno rispetto all’anno precedente. A livello territoriale, le maggiori quantità di rifiuti urbani si raccolgono nelle regioni del Centro Italia.

Per lo smaltimento dei rifiuti, l’Italia si colloca molto al di sopra della media europea, con circa 215 kg per abitante. Nel 2013 viene smaltito in discarica il 36,9% dei rifiuti raccolti sul territorio nazionale ma il trend è discendente (-2 punti percentuali sul 2012).

Il 42,3% dei rifiuti urbani viene avviato a raccolta differenziata (+2,3 punti percentuali rispetto al 2012). A livello territoriale persistono forti differenze, il Nord-est detiene il primato con il 58,8%.

20 febbraio 2015

Scritto da

Nessun Commento.

Lascia un Commento

Commento