. Energia pulita: ricerca CDP incorona Padova fra le città europee più green

Energia pulita: ricerca CDP incorona Padova fra le città europee più green

energia pulita – Le città latinoamericane ed europee sono le meno dipendenti dai combustibili fossili nella produzione di elettricità. A rivelarlo è il rapporto congiunto Cdp-Aecom, che inserisce anche Padova tra le città più green, in grado di produrre energia da fonti pulite.

I risultati mettono in evidenza che in Sudamerica si ricava da fonti “green” circa il 76% dell’elettricità, mentre nel Vecchio Continente il 59% e “soltanto” il 15% in Asia. In cima alla classifica europea Parigi, seguita da Madrid.

L’indagine è partita dal mappare il mix energetico impiegato, 162 municipalità hanno risposto fornendo le quantità di energia da fonti fossili utilizzate rispetto a fonti di energia pulita. Ciò ha permesso di stilare un report sulla base della fonte utilizzata: carbone, gas, petrolio, nucleare, biomasse, geotermia, idroelettrico, solare ed eolico.

I risultati mostrano che le città latinoamericane in media traggono il 76% della loro elettricità da fonti pulite mentre le città europee il 59%, e quelle asiatiche soltanto il 15%.
casa energia installatoriIn Europa hanno compilato il report 68 città (38 delle quali hanno risposto sul mix energetico impiegato), fra le nazioni più collaborative svetta il Portogallo (16 risposte a livello generale e 10 solo sul mix energetico).
Nel complesso sono 308 le città che hanno partecipato ai progetti di Cdp con l’obiettivo di porre un freno agli effetti del cambiamento climatico.

Secondo i ricercatori praticamente tutti i centri presi in esame stanno facendo passi significativi verso l’adozione di energia a basse emissioni. Il 35% delle città che hanno risposto a domande specifiche sul mix energetico, dichiarando di ottenere i tre quarti della loro energia elettrica da fonti combustibili non fossili. Inoltre più di un terzo delle città che hanno compilato il report riportano di aver definito un obiettivo di utilizzo di energia rinnovabile.

Il settore della produzione elettrica è il più grande responsabile di emissioni di carbonio e attualmente produce 12,6 gigatonnellate di CO2 all’anno. Una quantità equivalente, per capirci, alle emissioni prodotte da tutte le auto del mondo in due anni.

Alcune città intraprendenti stanno guidando la transizione verso una crescita a basse emissioni tramite l’adozione di energie rinnovabili. In particolare, Santa Monica, San Francisco e Stoccolma hanno fissato l’obiettivo di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili al 100%.

“Abbiamo l’ambizioso obiettivo – afferma Karin Wanngård, sindaco di Stoccolma – di diventare indipendenti da fonti combustibili fossili entro il 2040. Stoccolma è da sempre attenta all’importante tema del clima impegnandosi nella riduzione dei consumi energetici e nella produzionmix energetici sole eolico energia rinnovabile solare eolicoe di rifiuti, ma sarà necessario fare ancora di più. L’adozione di strumenti di misurazione va in questa direzione e ci permetterà di accreditarci come capofila”.

Altre grandi città stanno passando all’elettricità derivata da combustibili non fossili. Canberra si è impegnata a garantire che entro il 2020 il 90% della sua elettricità sarà derivata da fonti rinnovabili di grande scala, offrendo una riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra. Allo stesso modo, la città di Austin si è impegnata a ricavare il 55% della sua elettricità da fonti rinnovabili entro il 2025, un obiettivo che la città segnala di poter soddisfare con quattro anni di anticipo attraverso programmi di efficienza energetica e accordi di acquisto di energia rinnovabile.

Hong Kong invece ha deciso di utilizzare incentivi finanziari per incoraggiare le società elettriche a investire nelle energie rinnovabili. Sulla base dei dati raccolti si ipotizza che altre 96 amministrazioni seguiranno strategie similari, la possibilità di avere un ritorno economico, giocherà un ruolo chiave, come dichiara l’86% dei rispondenti.

13 ottobre 2015

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