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VEGANch’io: torna il 29, 30 e 31 agosto il festival vegano

vivere vegano – Torna il 29, 30 e 31 agosto a Vimercate il festival “Veganch’io”.  La nona edizione della festa si terrà come negli anni passati all’area feste di Vimercate e sarà organizzata dallassociazione Oltre la specie  in collaborazione con il Vascello Vegano.

Cibo esclusivamente vegano, workshop, yoga, giochi per bambini e conferenze. Saranno tre giorni intensi dedicati al vivere vegano.
Tre giorni che lo scorso anno hanno visto la presenza di oltre 2000 visitatori.

Venerdì apertura alle 20 con la cena seguita dalla presentazione del libro, “Manifesto queer vegan”. Sabato e domenica apertura alle 10 con la colazione vegana, seguita da una seduta di yoga: alle 11 entrambi i giorni ci sarà un dibattito seguito dal pranzo.

In ambito animalista VEGANch’io è un festival ormai molto conosciuto. Il fatto che si sia giunti alla nona edizione, nonostante tutte le difficoltà e i costi che un evento di tre giorni comporta, è la prova che la sua “formula” funziona. I volontari che prestano il loro tempo sono circa una trentina e i pasti serviti circa 1500.

La festa è un momento di incontro tra attivisti, con cibo squisito, biologico e a prezzi ultrapopolari (piatto completo 10 euro) e anche un luogo in cui chi è incuriosito dalla questione animale può documentarsi, recuperare materiale e seguire incontri, dibattiti, workshop.

Le associazioni animaliste e antispeciste presenti con i loro stand, con il loro materiale di documentazione e i loro progetti, forniscono informazioni e possibilità di attivismo per chi vorrebbe occuparsi di animali, dare una mano, collaborare, e non sa dove e con chi cominciare.

Conferenze e workshop sono momenti importanti ed entusiasmanti di approfondimento. I dibattiti sono strutturati per fare emergere punti rilevanti di riflessione sui temi più “scottanti” del dibattito antispecista.veganch'io 2014

“Oltre la specie, ponendosi in quel filone dell’animalismo cosiddetto “politico”, da sempre è attenta alle relazioni esistenti tra sfruttamento animale e società del dominio – spiegano in associazione -. Ci preme approfondire la riflessione sulle connessioni che legano l’olocausto animale alle discriminazioni intraumane e alla violenza del sistema capitalistico che usa umani e non umani come strumenti e fonte di profitto.

Ci interessa sviluppare collaborazioni con altri movimenti e cercare di unire le lotte perché non si innalzi un muro insormontabile (spesso di vera e propria incomunicabilità) tra le lotte per la liberazione umana e le lotte per la liberazione animale. Sottolineare questo trait d’union è uno degli scopi dell’antispecismo contemporaneo se non vuole appiattirsi su istanze conservatrici, isolazioniste, destrorse e misantropiche”.

Se gli incontri e le conferenze sono il cuore della festa, il cibo ne costituisce il corpo. Cibo superbamente cucinato dal “Vascello Vegano” (gruppo di attivisti antispecisti romagnoli) e da molti altri volontari). Ogni giorno, ogni pasto, il menù cambia e chi volesse restare tutti e tre i giorni alla festa non mangerebbe mai le stesse cose. Al bar, sempre disponibili, gli ormai mitici panini e le crepes dolci e salate preparate dalla Pentola Vegana di Monza. Ovviamente ci saranno anche ottimi vini e ottima birra per accompagnare le pietanze.

28 agosto 2014

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