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Energythink-Chimica verde: la formula per un futuro sostenibile

chimica verdeEni e Legambiente insieme per sostenere la green economy con “Energythink”, il progetto creato per discutere sulle sfide energetiche legate all’ambiente ‘approdato’, quest’anno, a Bologna per affrontare il tema della chimica verde.

“Green Chemistry, a first step towards Bioeconomy” e’, infatti, il titolo della VI conferenza internazionale, ospitata dall’Università di Bologna, dedicata appunto alla chimica verde. Un settore considerato da Eni e Legambiente, tra le aree piu’ promettenti di sviluppo economico sostenibile.

La promozione di uno sviluppo sostenibile richiede anche l’impegno delle università e della ricerca ed é per questo motivo che “Energythink” si rivolge agli studenti dei principali atenei italiani e coinvolge i migliori ricercatori della comunità scientifica internazionale e le imprese leader nella ricerca applicata.

La conferenza, tenutasi presso l’aula magna di S.Lucia, ha affrontato il tema da prospettive diverse: dalle frontiere tecnologiche alle problematiche sociali, ambientali ed economiche.

L’iniziativa e’ stata l’occasione per fare il punto sulle più avanzate ricerche nel settore, e sulle loro applicazioni e sviluppi all’interno di un mercato in forte espansione comprendendone benefici e potenziali criticità.

Ad aprire i lavori, Ivano Dionigi, rettore dell’università di Bologna, Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente e Sabina Ratti, responsabile sostenibilità di Eni.

Ad introdurre il convegno sono stati Peter Bakker, presidente del world businness council for sustainable development (WBCSD), e Christian Patermann, ex direttore “biotechnology, agriculture & food” al direttorato della ricerca della Commissione europea.

A seguire la tavola rotonda sul tema “Chimica verde e bioeconomia in Italia” alla quale hanno partecipato, Catia Bastioli, ceo di Novamont, Stefano Ciafani, vice presidente di Legambiente e Daniele Ferrari, ceo di Versalis e vice presidente di Federchimica. Nel pomeriggio in programma una sessione di alto livello scientifico aperta da Gregory Stephanopoulos del Mit; Giulia Gregori, membro del consiglio direttivo del Bridge; Gabriele Centi, docente di chimica industriale dell’universita’ di Messina e Luca Lazzeri, ricercatore Cracin Bologna.

La prima tappa del progetto “Energythink” ha visto l’aula magna del Politecnico di Torino (il 2 aprile 2009) ospitare la conferenza internazionale “Anche il sole fa la sua rivoluzione”.

La seconda tappa, dedicata alle “Bioenergie. Una carica di risorse rinnovabili” si e’ svolta all’Università del Salento nella sede di Lecce.

La terza, dal tema “Via libera alla mobilità sostenibile”, si e’ tenuta presso l’Università degli Studi di Firenze (Novoli).

La quarta é stata ospitata dalla Fondazione Cini di Venezia (il 13 marzo 2012) dove é stato affrontato il tema “Energia sostenibile per tutti”.

Il successo di partecipazione da parte degli studenti e del pubblico ha confermato la validità del progetto anche nella precedente conferenza internazionale Energythink dal tema “Energia sostenibile per tutti, Dopo Rio+20 Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile” ospitata dall’università Bocconi di Milano nel novembre dello scorso anno.

29 novembre 2013

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