. Energia solare in Alto Adige: ecco dove conviene sfruttarla - Verdecologia

Energia solare in Alto Adige: ecco dove conviene sfruttarla

energia solareEURAC elabora mappa per sfruttare al meglio l’energia solare: Alta Venosta, Dolomiti e Bassa Atesina le zone più adatte.

Con i suoi 1300 chilowattora per metro quadro, l’Alto Adige è nella media europea per quanto riguarda la radiazione solare media annua che colpisce il territorio. Ma non tutte le aree della provincia fanno registrare gli stessi valori. Nell’ambito del progetto PV Alps, l’Istituto per il Telerilevamento Applicato dell’EURAC ha sviluppato grazie a dati satellitari di nuova generazione un mappa delle zone più adatte a sfruttare l’energia solare.

Insieme ai partner di MeteoSvizzera, i ricercatori hanno elaborato una dettagliata mappa del potenziale solare dell’Alto Adige, dei Grigioni e di tutto l’arco alpino.

Le zone più soleggiate d’Europa sono la Sicilia e l’Andalusia con una radiazione solare annua di 1840 chilowattora per metro quadro. La Scozia chiude invece la classifica fermandosi a quota 950.

Aba Impianti fotovoltaicoRispetto ai valori europei, l’Alto Adige è nella media se si considera tutto il territorio, ma gli studi dell’EURAC evidenziano che alcune zone si avvicinano ai valori rilevati nei paesi più soleggiati del continente: l’alta Venosta, la zona delle Dolomiti e la Bassa Atesina fanno registrare infatti una radiazione solare media annua di 1600 chilowattora per metro quadro.

“In Alto Adige la radiazione solare è molto diversa a seconda delle aree. Questo dipende in parte dalla morfologia del territorio, quindi dalla presenza di montagne, e in parte dalla diversa copertura nuvolosa”, spiega Anke Tetzlaff dell’Istituto per il Telerilevamento Applicato dell’EURAC. Queste condizioni comportano che i valori rilevati dalle stazioni di misura a terra non siano sufficienti a elaborare stime valide per tutto il territorio.

Sul potenziale solare incidono infatti la latitudine, le montagne, la presenza di particolato nell’aria e la copertura nuvolosa che gioca un ruolo determinante nel fermare o far passare la luce solare.

“Prima di questo progetto non esisteva una mappa dell’arco alpino che tenesse conto di tutti questi valori”, spiega Tetzlaff, esperta di dati satellitari e coordinatrice del progetto PV Alps.

I ricercatori hanno considerato rilevazioni sul clima dal 1998 fino a oggi e dati satellitari di ultima generazione che rilevano la copertura nuvolosa in una risoluzione 2 x 2 chilometri – finora i dati considerati avevano una risoluzione 15 x 15 chilometri. Per calcolare la radiazione solare sulla base dei dati raccolti hanno elaborato un algoritmo che tenesse conto anche della copertura nuvolosa e della torbidità dell’aria. In questo modo il margine di errore si è dimezzato rispetto ai calcoli precedenti.

I ricercatori dell’IstitutoCentrale solare Massa Martana per le Energie Rinnovabili dell’EURAC utilizzeranno ora i risultati sulla radiazione solare per calcolare il potenziale solare riferito a tre diverse tecnologie fotovoltaiche.
Il progetto prevede infatti che questi calcoli siano poi resi disponibili online a tutti in una mappa GIS interattiva della provincia. Grazie a questa mappa ogni cittadino potrà scoprire con pochi clic il potenziale fotovoltaico di una qualsiasi area del territorio altoatesino con una risoluzione fino a 100 metri.

Nel progetto PV Alps si integrano le competenze di diversi istituti dell’EURAC. Per realizzare la mappa, gli esperti di dati satellitari hanno lavorato a stretto contatto con quelli di tecnologie fotovoltaiche, e i ricercatori dell’Istituto per lo Sviluppo Regionale e Management del Territorio hanno elaborato dei consigli per aiutare amministratori e pianificatori a individuare le aree adatte a ospitare impianti fotovoltaici.

19 agosto 2013

Scritto da

Nessun Commento.

Lascia un Commento

Commento