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Emilia3, l’auto solare made in Italy al World Solar Challenge

mobilità ad energia solare – Presentata ieri al Museo Ferrari di Maranello, Emilia3, l’auto a energia solare sviluppata dal team di Onda solare di cui fa parte Marco Bianucci, ricercatore dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr) di Bologna.
Ultimo prototipo di veicolo solare messo a punto dalla squadra di ingegneri, ricercatori e studenti, dopo Emilia I del 2005 ed Emilia II del 2011, Emilia 3 parteciperà al prossimo Australian Solar Challenge dal 6 al 13 ottobre.

La nuova vettura è frutto di un lavoro tenace ed intenso svolto da docenti, studenti e giovani ricercatori dell’Università di Bologna che hanno realizzano l’anima elettrico-elettronica dell’auto e dalla scuola Tecnica IPSIA Ferrari di Maranello con studenti e docenti del corso prototipi che sviluppa didattica sulla mobilità a zero emissioni. Prezioso il supporto all’ambizioso progetto ricevuto da numerose aziende del territorio, che hanno creato una componentistica innovativa e d’avanguardia.

Il sistema fotovoltaico di Emilia 3 é stato messo a punto avvalendoci dell’esperienza già sviluppata nella collaborazione tra Marco Bianucci del Cnr-Ismar e alcuni velisti di fama internazionale, tra cui Giovanni Soldini.
L’esperienza ha portato sul mercato il modulo SolbianFlex della Solbian Energie Alternative srl che costituisce un’importante innovazione nel fotovoltaico per la nautica. Le caratteristiche che vengono richieste infatti al sistema fotovoltaico di Emilia3 sono molto simili a quelle delle barche da competizione: lo spazio a disposizione é poco, quindi i moduli devono essere estremamente potenti (grande efficienza delle celle), la leggerezza la flessibilità, la robustezza e l’affidabilità sono requisiti fondamentali per cui i moduli devono essere laminati con particolari materiali plastici molto sottili, trasparenti, resistenti agli tensioni meccaniche e ambientali e dotati di particolare capacità di distribuire gli stress interni e Emilia3esterni.

Il sistema non può costare troppo per compatibilità con i limitati budget a disposizione. La tecnologia di base utilizzata per la laminazione dei moduli é stata quindi quella della Solbian Energie Alternative srl, ma la sfida ulteriore é stata la compattazione massima delle celle per minimizzare le zone “vuote” e utilizzare tutto lo spazio disponibile da regolamento e dai vincoli aerodinamici. Inoltre per massimizzare le prestazioni aerodinamiche e diminuire il più possibile il peso sono stati utilizzati spessori particolarmente piccoli per i materiali plastici.

Le celle sono state scelte dopo un confronto tra Bianucci e Peter Aschenbrenner, il vice presidente di SunPower Corp, l’azienda che realizza le celle monoscristalline più efficienti al mondo. La selezione é caduta sulle celle Back-Contact da 5′ BIN-J, cioè le più performanti in assoluto tra le già eccezionali celle della SunPower.

Altro tema di ricerca e sviluppo é stato quello relativo alla minimizzazione degli effetti da mismatching elettrico dovuto alle ombre parziali e alla diversa illuminazione tra le diverse parti sistema fotovoltaico. In barca ovviamente questo problema si presenta in modo molto rilevante ma anche su una macchina dalla linea molto pulita come Emilia3 in realtà questa problematica e’ importante in quanto il cupolino in molte situazioni ombreggia parte delle celle del sistema e, in una competizione così estrema, si deve evitare qualsiasi causa di perdita di efficienza del generatore fotovoltaico. Questa problematica é stata affrontata facendo tesoro delle soluzioni già verificate in ambito nautico, adattandole praticamente, grazie al lavoro dei ricercatori del Dipartimento di Ingegneria elettrica dell’Università di Bologna al caso specifico. Le celle intorno al cupolino vengono così controllate in modo indipendente rispetto al resto del sistema evitando che una loro possibile failure, perchè in ombra, vada a incidere sulla performance degli altri moduli.

La vettura, in fibra di carbonio e compositi, pesa appena 180 chilogrammi ed ha l’obiettivo di coprire la distanza di 3000 chilometri grazie solamente all’ energia solare catturata da 391 celle fotovoltaiche. Emilia3 parteciperà con tre piloti e venti componenti del team Onda Solare alla gara che avrà luogo nel Emilia3-3mese di Ottobre 2013 in Australia da Darwin a Adelaide attraverso tutto il bush Australiano.

Nelle due precedenti edizioni Onda Solare,sempre unico team italiano, ha raggiunto risultati notevoli e le nuove tecnologie introdotte sul modello III fanno ben sperare in un risultato ancora migliore quest’anno.

Come tradizione, la spedizione ha ricevuto un caloroso “in bocca al Lupo” dalla Ferrari fatto arrivare dal presidente Luca di Montezemolo e dal vicepresidente Piero Ferrari. Bisogna infatti ricordare che la scuola tecnica IPSIA di Maranello fu creata proprio da Enzo Ferrari per la formazione del personale tecnico destinato all’azienda.

07 agosto 2013

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