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Turismo rurale: VeGAL, progetto in Veneto

turismo ruraleCinque diveri temi in grado di abbracciare le principali aree di interesse turistico e culturale, con l’obiettivo di qualificare l’offerta locale.
Nasce così un progetto decisamente innovativo di turismo rurale, che caratterizzerà il territorio del Veneto orientale.
Promosso dal GAL VeGAL, il progetto  rientra nel Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013 Mis. 313 (Incentivazione delle attività turistiche ) ed è frutto della collaborazione fra 16 Comuni del Veneto orientale.

“Il progetto – asseriscono unitariamente i cinque esperti tematici Giuseppe Pessa, Catia Furlanis, Fausto Faggioli, Carlo Moretti, Marco Oss – attraverso un brand territoriale unico garantirà uniformità di linguaggio, di immagine e sarà un contenitore comune all’interno del quale il territorio si riconoscerà appieno, condividendo finalità ed obiettivi, in un’idea priva di campanilismi locali”.

Il progetto è coordinato da Bertilla Pavan e Sandro Montagner di Midastudio.

“I 5 temi di cui si compone il progetto – sottolinea Pasqualino Codognotto, sindaco di San Michele al Tagliamento(VE) – sono le diverse facce di una stessa medaglia geografica, economica e turistica, con fortissime interconnessioni tra loro e possono essere considerati un unico tema, quello dello Slow Tourism”.

“Per promuovere con successo un territorio e posizionarlo come meta di destinazione – continua Codognotto – non possiamo prescindere dal “tema agroalimentare”, quello che svilupperemo come Comune di San Michele al Tagliamento. Non si tratta di prendere in considerazione la gastronomia come piatto o ricetta, ma i valori o tratti caratteristici che porta in sé il Prodotto Tipico e quali potrebbero essere gli sbocchi di marketing attraverso la forte integrazione fra i cinque temi del progetto”.

“Le sfide e le opportunità in questo campo – aggiunge Fausto Faggioli, territorial marketing manager e responsabile dell’area tematica Enogastronomica – possono essere trovate nel rapporto di sinergia fra i cinque temi,  finora non associati alle emozioni cercate. Sentire ciò che mangiamo, è il motivo per cui i consumatori si rivolgono a prodotti e ingredienti che ci danno benefici emotivi, non solo nutrizionali. La nuova tendenza è rappresentata dall’emergere di nuovi valori e motivi di richiamo: è il “Territorio dell’esperienza”. Questa è “la strada” di un futuro  in cui il territorio, grazie alle sinergie fra i nostri 5 Temi, diventerà una grande opportunità di economia territoriale.”formaggi Cheese

Il cibo e l’alimentazione quindi risultano essere legati anzitutto al gusto e al piacere e il consumo come affermazione della persona si conferma uno dei più importanti aspetti della vita contemporanea che si realizza attraverso dinamiche che si instaurano tra chi progetta e chi ne fruisce. La conoscenza dei prodotti e del loro uso diventa eccitante e l’esperienza di ciascuno diventa conoscenza attraverso la propria unicità.

“Quello che contraddistingue questo progetto – specifica Giancarlo Pegoraro, direttore del VeGAL – è la costituzione di un team di lavoro che permetterà, attraverso un coordinamento e unitarietà d’azione, di incidere realmente sullo sviluppo del territorio, centro di questo progetto. L’obiettivo del GAL è promuovere e sostenere azioni intersettoriali per qualificare l’offerta locale, integrare i settori economici trainanti per il territorio e rafforzare l’identità culturale locale. E questo progetto ha tutte le caratteristiche per diventare un progetto pilota, trasferibile in molti territori”.

“Sarà strategico studiare iniziative ad hoc – termina Codognotto –. Strategie di promozione, di commercializzazione che coglieranno le sfumature più significative dell’offerta territoriale e contribuiranno a creare un rapporto indissolubile fra i 5 temi, affiancando agli strumenti di comunicazione esperienze da vivere in prima persona. Emozioni che porteranno quel valore aggiunto che solo il vissuto può dare, instaurando così un rapporto di fiducia reciproca che permetta di schierare le risorse migliori.

Il futuro sarà di chi è riuscito ad entrare nella rete delle sinergie fra mestieri diversi e questo comporta per le imprese affrontare il web con tutti gli annessi e connessi. Noi abbiamo il compito di non perdere le tracce del nostro passato rurale ma anche il dovere di portarlo … nel futuro”.

21 febbraio 2014

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