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Rotazione coltivazioni nell’agricoltura bio

coltivazione bioL’agricoltura biologica utilizza la rotazione delle coltivazioni come tecnica per evitare sprechi di energia. Per esempio, un modo per fornire azoto al suolo è piantare legumi (piselli, fagioli, erba medica, trifoglio etc..) che posseggono nelle loro radici i cosiddetti batteri simbionti che si alimentano della pianta, e in cambio riforniscono la terra di composti azotati.

Dopo la rimozione del raccolto dei legumi non è necessario realizzare nessun apporto chimico di azoto al suolo, rimanendo quest’ultimo pronto per ruotare le colture e piantare altre specie.

Inoltre, oltre alla forma anteriore di somministrare azoto al terreno sfruttando le proprie coltivazioni, si possono anche apportare altri nutrienti utilizzando concimi organici. Con il compostaggio dei rifiuti organici (come ad esempio i resti delle colture stesse) si crea il famoso compost: si tratta di un fertilizzante di alta qualità che si forma grazie ai microrganismi decompositori che trasformano i rifiuti in humus.

Con l’emergere della coltivazione biologica (consigli e suggerimenti) questo sistema di produzione dei fertilizzanti agricoli è stato recuperato. Il letame, che è un fertilizzante naturale proveniente dagli stessi animali, è anche ideale per fertilizzare le colture biologiche, anche se è sempre più difficile ottenere questo tipo di fertilizzante, perché l’agricoltura moderna ha sostituito molti animali con trattori e macchine da raccolta.

In sintesi, consumando prodotti garantiti come biologici saremo sicuri che indirettamente non stiamo ingerendo nessun prodotto dannoso per il nostro corpo, e inoltre potremo godere un cibo che presenta una consistenza e un sapore che non ricordavamo o addirittura disconoscevamo.

4 ottobre 2013

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