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Punto Sviluppo Sostenibi le: vivere a basso impatto

sostenibilità – Apre il nuovo Punto Sviluppo Sostenibile. Sabato al Centro ReMida Varese, presso il Chiostro di Voltorre, in concomitanza con la Giornata della Cooperazione Europea, sarà inaugurato il nuovo Punto Sviluppo Sostenibile, vetrina e laboratorio di buone pratiche del Cento ReMida Varese.

Durante l’inaugurazione, che avrà inizio alle h. 17.00, il punto Sviluppo Sostenibile e il Centro ReMida presenteranno le attività previste per l’anno 2013/2014.
I ‘Falegnamitineranti di CulturaLegno’, artigiani e progettisti mostreranno alcune tecniche di lavorazione dei materiali di scarto e di seconda scelta ed esporranno i loro prodotti.
Per i bambini apriranno straordinariamente le porte dei laboratori ReMida.
Sarà offerto un ecoaperitivo, momento di convivialità a basso impatto ambientale, con prodotti tipici del territorio varesino.

Il Punto di Sviluppo Sostenibile sviluppa la logica del vivere a basso impatto e comprare no pack per sostenere l’ambiente.

L’idea del Punto di Sviluppo Sostenibile all’interno di Modus Riciclandi nasce da un concetto molto semplice: oltre che gestire meglio i rifiuti è essenziale crearne meno:

– i packaging dei prodotti che si trovano normalmente sugli scaffali dei negozi rappresentano una grossa parte dei nostri rifiuti
– i materiali di scarto, di seconda scelta, riutilizzabili e riciclabili possono avere nuovi cicli di vita prima di essere inviati a smaltimento finale.

PackagesIl Punto di Sviluppo Sostenibile (PSS) sarà vetrina e laboratorio di buone pratiche di sostenibilità, in cui si potranno trovare informazioni sullo sviluppo sostenibile, su stili di vita a basso impatto e sulla riduzione dei rifiuti.

All’interno del PSS sarà presentato un prototipo di allestimento di un negozio no packaging o comunque che presenti prodotti “confezionati in modo leggero” (cioè con materiali facilmente riciclabili a basso impatto ambientale). Il risparmio ottenuto da una filiera corta e dalla riduzione degli imballaggi, che incidono fortemente sul prezzo finale del prodotto, rappresenterà un motivo in più per avvicinare i cittadini a questo nuovo approccio alla vendita e iniziare un processo di diffusione di esercizi commerciali improntati sul rispetto dell’ambiente.

Il PSS si occuperà anche di catalogare realtà produttive alimentari legate al territorio che operano nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale e sociale, al fine di creare un catalogo di produttori del territorio che possano coprire tutte le tipologie di prodotti messi in vendita nel negozio no-packaging.

Saranno selezionate aziende i cui prodotti seguano le indicazioni relative ai metodi di produzione previsti dai regolamenti europei attualmente in vigore per l’agricoltura biologica (CE 834/07, CE 889/08 e CE 271/10) ed hanno quindi ottenuto una certificazione biologica dagli organismi di controllo autorizzati dal Ministero delle politiche agricole e forestali (Mi.P.A.A.F). Per ciò che invece riguarda la sostenibilità sociale, si cercheranno piccole realtà produttive che coinvolgono nel proprio lavoro soggetti provenienti da categorie disagiate (comunità protette, comunità di recupero, ecc).

Nel Punto di Sviluppo Sostenibile è prevista anche una parte dedicata alla presentazione di prodotti (borse, contenitori e altri oggetti) ricavati dal riutilizzo di materiali di scarto aziendale anche creati da cooperative che lavorano con gruppi disagiati.

Questo progetto potrà essere lo spunto per creare linee guida da applicare ad esercizi commerciali esistenti per renderli a loro volta sostenibili e farli quindi entrare in una “green map” di negozi attenti all’ambiente.

18 settembre 2013

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