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Progetto Sos forma i futuri professionisti della sostenibilità

architettura verde – Formare e costruire una vera cultura della sostenibilità coinvolgendo politica, economia, scienze e, naturalmente, architettura.
L’obiettivo è targato Sos, School of Sustainability, un progetto internazionale di educazione post laurea, ideato dall’architetto Mario Cucinella per formare i futuri professionisti della sostenibilità.

Concepito come un laboratorio di ricerca per indagare i temi più attuali legati al ‘costruire e vivere sostenibile’, Sos si rivolge ai neolaureati in architettura, ingegneria, design o a chi abbia completato gli studi in discipline inerenti l’economia, la climatologia, la geografia e voglia intraprendere un percorso di specializzazione nell’ambito della sostenibilità. Fondamentale nel percorso formativo di Sos, sarà la collaborazione con professionisti e aziende, che promuoveranno i temi di indagine sulla base delle urgenze riscontrate nelle loro attività quotidiane.

La novità è stata presentata oggi a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale Architetti.

Secondo il principio di ‘Education: Learning by Doing’, Sos sarà una vera e propria piattaforma per lo studio e la condivisione di nuove soluzioni sostenibili. I corsi di School of Sustainability si terranno a Bologna a partire da settembre e saranno aperti a 60 studenti selezionati in ogni parte del mondo, che si divideranno in quattro curricula principali: Architecture as a Social Business, Post Carbon Architecture, Right for a Quality Shelter, Blue Design.

Ogni corso prevede 1500 ore, tra lezioni teoriche, laboratori e studio individuale, articolate in un periodo di 12 mesi.

Secondo il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, “la sostenibilità ambientale delle scelte economiche rappresenta la vera grande prospettiva di crescita per il nostro Paese e per l’Europa. Il nuovo modello di sviluppo dovrà essere quello circolare, del riuso e della rigenerazione, completamente opposto a quello dello spreco di risorse che ha determinato povertà e diseguaglianze sociali.
Educare le migliori energie, dai più giovani nelle scuole ai nuovi professionisti, al vivere sostenibile rappresenta una missiosos School of Sustainabilityne culturale ed economica che questo governo, anche con l’aiuto di realtà come Sos, vuole portare a termine con la massima determinazione”.

La sfida per rilanciare il Paese, secondo Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera e presidente di Symbola, “passa dalla bellezza, dalla qualità, dall’innovazione, dalla green economy, avendo come bussola un’Italia che guarda al futuro e chiama a raccolta le sue energie e i suoi talenti migliori”.

“Un’Italia che fa l’Italia. Una via che ha una tappa obbligata anche nella buona architettura e nell’edilizia legata al risparmio energetico, alla sicurezza antisismica, alla rigenerazione urbana, alla corretta gestione del territorio. E che può rendere non solo più sicure, ma anche più belle e più vivibili le nostre città, creando al contempo buon lavoro legato al territorio”.

Secondo Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti “è una iniziativa significativa non solo dal punto di vista culturale e formativo: lo è anche e soprattutto perché guarda al futuro delle nostre città che devono essere al centro di un progetto integrato sull’habitat. Un progetto capace di mettere assieme la rigenerazione degli spazi pubblici con il ciclo virtuoso dei rifiuti; il risparmio energetico e idrico con la qualità dell’architettura; la mobilità intelligente con la sicurezza delle case“.

“Non si tratta di una scuola tradizionale. Sos nasce per lanciare un messaggio: urgenza di futuro – conclude Mario Cucinella, fondatore MCArchitects e ideatore del progetto Sos –. Sarà un sensore sensibile ai grandi cambiamenti, un luogo di scambio aperto a giovani creativi e ricercatori, professionisti e imprese del settore per sviluppare progetti innovativi per un impatto positivo sulla società, l’economia e l’ambiente, attraverso la ricerca e la sperimentazione. Bologna è la sede ideale per un’iniziativa ambiziosa come Sos, perché da sempre è riconosciuta come città aperta e ricettiva nei confronti degli studenti, così come per la sua attenzione ai temi cui il nostro progetto è dedicato”.

27 febbraio 2015

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