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Primo negozio di alimentari “Senza Soldi”: spesa pagata lavorando

sostenibilità – Rigorosamente a km zero i prodotti del primo negozio di alimentari del circuito “Senza Soldi.
Aprirà i battenti ad Altopascio, in provincia di Lucca, proprio nel centro del paese di fronte al Comune, nei giorni di Pasqua un negozio decisamente speciale  un po’ perché, come recita l’insegna “Dai contadini”, a gestirlo sarà un consorzio di contadini e di allevatori, un po’ perché i prezzi non saranno alti anzi, l’obiettivo è quello di avvicinarsi ai prezzi della grande distribuzione organizzata. Ma soprattutto perché sarà possibile fare la spesa in cambio di lavoro.

Il punto vendita toscano va così ad aggiungersi all’ormai nutrita lista dei cosiddetti “non negozi”, quegli esercizi commerciali “money-free”, in cui gli acquisti non si pagano in moneta. In questo caso, ognuno “paga” con il lavoro che sa fare, offrendo le proprie competenze, e poi acquista per quanto ha lavorato. Per partecipare a questo tipo di scambio è necessario iscriversi ad un circuito che si chiama Affari Senza Soldi e che, per il momento, è attivo in Toscana.

Affari Senza Soldi ha riscritto una pagina dell’economia che rischiava di perdersi.
circuito senza soldi
“Il risultato più sbalorditivo è che i prezzi non saranno superiori a quelli dei supermercati, mentre la qualità sarà quella propria dei prodotti a chilometro zero – spiegano gli ideatori -.
Tutto infatti viene prodotto o nella lucchesia o nella provincia di Pistoia, tranne il pesce che è surgelato direttamente sulla barca che lo pesca”.

Per il cliente sarà un continuo viaggio gastronomico e imparerà che, non solo la frutta è soggetta alle stagioni, ma anche certi tipi di formaggio, per esempio. O che non è scontato trovare sempre l’olio d’oliva tutti i mesi dell’anno. Ci sono poi anni particolari come questo dove l’olio d’oliva è una rarità.

Non si troveranno soltanto i prodotti di base, ma anche articoli sfiziosi, come il gelato, prodotto direttamente dagli allevatori che seguono la trasformazione del latte fino alla sua fase finale, o i latticini di pecora e di capra per gli intolleranti al latte vaccino.

Il negozio permetterà a ciascuno di tornare a conoscere le origini e le tradizioni che hanno fatto grande la cucina toscana.

Il personale all’interno sarà istruito per dare le informazioni su ogni prodotto e soprattutto su come cucinarlo, in modo da valorizzare ogni taglio di carne, ogni tipo di pesce e ogni tipo di formaggio – proseguono gli ideatori – In questo modo, si abbinerà la politica degli “zero sprechi” ad una continua avventura nella varietà dei gusti”.

orto3L’apertura del negozio è stata possibile grazie ad un contratto d’affitto che viene pagato in crediti all’interno del circuito Affari Senza Soldi, ma anche grazie al personale che si è già candidato in abbondanza, anch’esso pagato in crediti, mentre il circuito Affari Senza Soldi concederà un fido al consorzio nascente che gli permetterà di superare la fase di lancio del negozio, come nessuna banca avrebbe potuto fare.

I fidi in crediti compensativi sono privi di interessi e non hanno scadenza.

Persino i lavori che porteranno all’apertura saranno seguiti interamente dai professionisti del circuito, dal geometra all’elettricista, fino all’idraulico, al mobilificio per le scaffalature e all’azienda che ne curerà la pubblicità.

Per ciascun iscritto al circuito Affari Senza Soldi, la spesa sarà possibile farla in crediti, mentre il negozio rimarrà aperto anche agli esterni al circuito, che potranno acquistare in euro, normalmente.

05 marzo 2015

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