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Migliora la qualità dell’aria ma aumenta il rumore in città

ambiente urbano – Il 2014 si è chiuso con una riduzione moderata nei livelli di PM10, NO2 (biossido di azoto) oltre al sostanziale rispetto del valore limite annuale per il PM2.5.
I livelli di ozono oscillano di anno in anno, soprattutto in conseguenza delle condizioni meteorologiche nella stagione estiva, mentre i limiti di legge di benzene, arsenico, cadmio e nichel vengono rispettati come accade ormai da alcuni anni.
Per il PM2.5 il valore limite è stato superato solo nell’agglomerato di Milano, mentre per il benzo(a)pirene si registrano superamenti del valore obiettivo oltre che nell’agglomerato di Milano anche a Torino, Bolzano e Terni.

Questi ed altri dati sono contenuti nel Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano, realizzato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ISPRA – ARPA/APPA) e giunto alla sua XI edizione.

Il report raccoglie i dati relativi a 85 aree urbane e si articola in nove macro-aree tematiche: Popolazione e demografia di impresa, Suolo e territorio, Natura, Rifiuti, Acque, Qualità dell’aria, Trasporti e mobilità, Inquinamento acustico, Azioni e strumenti per la sostenibilità locale e per il clima.

Oltre al Rapporto e al Focus, dedicato all’inquinamento elettromagnetico, quest’anno sono state presentate parco verde urbano - città giardinianche le Linee Guida di forestazione urbana sostenibile, realizzate da ISPRA e Roma Capitale.

L’inquinamento atmosferico è un tema di rilevanza prioritaria in quanto rappresenta un importante fattore di rischio per la salute umana, i cui effetti sono documentati da numerosi studi clinici, tossicologici ed epidemiologici, oltre a determinare importanti effetti dannosi all’ecosistema e ai manufatti.

L’utilizzo del trasporto pubblico locale rappresenta un elemento particolarmente significativo per l’analisi della vivibilità delle nostre città con riferimento alla qualità dell’aria, ed è strettamente connesso con le elevate concentrazioni di sostanze inquinanti, che spesso costringono le amministrazioni a misure finalizzate al contenimento delle emissioni.

Lieve ripresa dell’utilizzo del trasporto pubblico locale nel 2014 rispetto al 2013: l’incremento si concentra nei grandi comuni e in particolare a Napoli, Torino, Venezia, Bologna e Palermo, anche se si rimane su livelli distanti dai valori del periodo 2008-2011 (circa 8% in meno). Il car sharing è attivo nel 2013 in 19 città. Nel periodo 2011-2013 aumenta la disponibilità di veicoli di circa il 37% così come gli utenti abbonati (+36%) e i chilometri percorsi totali.

Segnali positivi anche per il bike-sharing: aumenta del 67% nel triennio 2011-2013 il numero di biciclette; sostanzialmente raddoppiato il numero debiciclette3i prelievi; gli utenti abbonati aumentano di oltre il 30%.

Anche il rumore rappresenta un importante fattore di disturbo nella vita cittadina. Dai dati disponibili, si rileva che nelle 85 città considerate nel Rapporto, nel 2014 sono state effettuate 1332 attività di controllo, contro le 1602 del 2013, evidenziando una flessione rispetto all’anno precedente (-17%). Nel 2014, nel 52% dei controlli effettuati è stato rilevato un superamento dei limiti normativi di inquinamento acustico, mentre nel 2013 sono stati riscontrati superamenti nel 49% dei controlli.

Calano nel 2014 in Italia gli incidenti stradali rispetto al 2013. Per gli 85 comuni considerati nello studio, nel 2013, il 56% circa ha seguito il medesimo andamento del livello nazionale e il rimanente 44% ha registrato un aumento.

Se il totale di verde pubblico sulla superficie comunale incide in misura piuttosto scarsa nella maggior parte dei Comuni (meno del 5% in 64 Comuni), la superficie disponibile per abitante risulta superiore ai 30 m2/ab in quasi metà delle città analizzate (38 su 85, comprese le nuove città di Cuneo e Pavia). Valori maggiori per entrambi gli indicatori si riscontrano in presenza di aree naturali protette e superfici boscate come a Matera, Trento, Potenza e Terni.

17 dicembre 2015

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