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Hotel più verdi grazie al progetto ShMILE 2

turismo sostenibile – Il progetto europeo “ShMILE 2” è al lavoro per aiutare gli alberghi delle due sponde del Mediterraneo a diventare più amici della natura, promuovendo un turismo sostenibile.

ShMILE 2 mira a ridurre l’impatto ambientale delle strutture ricettive in Francia, Grecia, Giordania, Tunisia, Egitto e Italia, attraverso l’adozione di sistemi di certificazione, come l’Ecolabel europeo. Una visione innovativa del turismo che coniuga lo sviluppo del settore con un uso sostenibile delle risorse naturali.

Ieri a Cagliari si è svolta la conferenza finale del progetto.

In due anni di lavoro il progetto ha accompagnato oltre 60 strutture alberghiere in un percorso di sensibilizzazione e formazione per un’attenta gestione dell’acqua, dell’energia e dei rifiuti, con una forte componente di educazione rivolta ai clienti.

In Sardegna, su 30 imprese turistiche supportate dal progetto sono 5 le strutture ricettive che presto otterranno l’Ecolabel. Altre 20 strutture si aggiungeranno nei prossimi mesi grazie ad un ulteriore contributo dell’Assessorato regionale per il Turismo.

Nel corso della conferenza sono state premiate le strutture ricettive sarde che hanno presentato la domanda per l’ottenimento dell’Ecolabel.
ShMILE 2 ha un budget complessivo di circa 2 milioni di euro con un contributo comunitario pari al 90%.

ShMILE 2, coordinato dalla Camera di Commercio e dell’Industria di Nice Cote d’Azur, è uno dei 95 progetti finanziati dal Programma ENPI CBC Med 2007-2013, che sotto la guida della Regione Autonoma della Sardegna in qualità di Autorità di Gestione, ha l’obiettivo di promuovere un processo di cooperazione armonioso e sostenibile nel Mediterraneo, affrontando le sfide comuni e valorizzando il potenziale endogeno dell’area.

Si tratta di un’iniziativa di cooperazione transfrontaliera multilaterale finanziata dallo Strumento Europeo di Vicinato e Partenariato (ENPI) che coinvolge 14 Paesi: Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Siria (partecipazione attualmente sospesa) e Tunisia.
Per il periodo 2014-2020 i Paesi hanno confermato la Regione Autonoma della Sardegna come Autorità di gestione del nuovo programma.

17 aprile 2014

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