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Green Time: 5 regole per locali ecosostenibili

Raccolta differenziata, risparmio idrico, energia, mobilità sostenibile e verde urbano. Sono le cinque le aree di azione che il progetto “Green time” propone a cinema, teatri e palestre della città di Modena per potersi fregiare del logo che ne attesta l’ecosostenibilità. Per diventare “ecocinema”, “ecoteatri” ed “ecopalestre”, le strutture dovranno siglare un protocollo con il Comune e con Hera, impegnandosi a realizzare azioni per ridurre le emissioni inquinanti, tutelare l’ambiente e promuovere la sostenibilità.

In materia di raccolta differenziata si propone di separare meglio i rifiuti prodotti all’interno del locale, ma anche di ridurli all’origine, per esempio servendo acqua e bevande alla spina anziché in bottiglia o eliminando le stoviglie usa e getta, più qualche attenzione nelle attività di ufficio e di promozione, riducendo al minimo il materiale da stampare.

Per risparmiare acqua si potranno installare riduttori di flusso ai rubinetti, sciacquoni a flusso differenziato (già presenti quasi ovunque nelle prime strutture aderenti) o sistemi a secco, o pensare a metodi di raccolta e riutilizzo delle acque piovane per gli impianti di scarico e irrigazione.

Il risparmio energetico si otterrà migliorando il sistema di illuminazione con dispositivi a basso consumo, come per esempio i led, usando l’amplificazione digitale per gli impianti audiovisivi, scegliendo elettrodomestici e dispositivi di classe A o superiore, utilizzando energia certificata verde, intervenendo sugli impianti di riscaldamento e raffreddamento e sugli edifici, dal punto di vista dell’isolamento e della ventilazione.

Per la mobilità sostenibile il “pentalogo” propone di potenziare le rastrelliere per le biciclette, scegliere mezzi a metano o elettrici per le esigenze logistiche del locale, promuovere il car-pooling tra la clientela, l’uso dei mezzi di trasporto pubblico dove possibile, oppure le navette. Infine, ai locali che sono dotati di spazi verdi, si suggerisce di scegliere impianti di irrigazione a basso consumo o impianti che riutilizzino le acque piovane.

I primi protocolli d’intesa sono stati firmati venerdì 28 giugno dall’assessore all’Ambiente del Comune di Modena e dai primi aderenti: Fabrizio Leonardi, vicepresidente della Coop Spazio, in rappresentanza delle polisportive cittadine, Jessica Andreola del Cinema Victoria, Berto Gavioli del cinema teatro Michelangelo e Nicola Setti del Supercinema Estivo (in gestione all’Arci). Hanno già deciso di aderire anche la sala cinematografica Raffaello e il PalaCasaModena.

Il protocollo d’intesa “Green time” fa parte di una sperimentazione regionale che coinvolge anche Rimini e Bologna. Il Comune di Modena si impegna a fornire il supporto tecnico alle strutture private che vogliano intraprendere una trasformazione in ottica “green” incentivando la raccolta differenziata, il risparmio energetico, il risparmio idrico, il verde urbano e la mobilità sostenibile. “Green Time” è un progetto cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del Bando Infeas, progetto di sensibilizzazione sui temi ambientali appositamente studiato per i locali pubblici e del tempo libero. Partecipano alla sperimentazione il Multicentro ambiente e salute del Comune di Modena, Musa, il Centro di educazione ambientale Wwf di Rimini e il Centro Antartide di Bologna (capofila).

Gli incontri con i gestori sono iniziati lo scorso gennaio per valutare le prime azioni da intraprendere: sono in fase di ultimazione le valutazioni energetiche al Victoria e al Michelangelo, che consentiranno poi di ridurre gli sprechi energetici, per esempio utilizzando lampadine a led. In tutte le strutture aderenti saranno potenziati i sistemi di raccolta differenziata, tenendo conto delle diverse esigenze, grazie alla collaborazione di Hera. Riduttori di flusso e cassette con il doppio scarico nei bagni sono già presenti nella quasi totalità delle strutture contattate, mentre dai primi incontri è emersa la richiesta di nuove rastrelliere e di depositi custoditi per le biciclette.

“Il protocollo d’intesa ci permette di collaborare con le strutture a gestione privata per la riduzione dell’impatto ambientale”, commenta Simona Arletti.

“Grazie al logo, i cittadini sapranno che anche nelle loro attività per il tempo libero è data la giusta attenzione alla riduzione dei rifiuti o al risparmio energetico, contribuendo a raggiungere entro il 2020 il risultato del taglio del 20 per cento delle emissioni di anidride carbonica, come richiesto dal Patto europeo dei sindaci. Con questo primo accordo e le attività di comunicazione che saranno organizzate nei prossimi mesi cercheremo di coinvolgere altre strutture private in città”.

Il percorso di “Green Time” prevede tappe periodiche di verifica da parte del Comune di Modena in cui saranno valutate di volta in volta le applicazioni delle diverse buone pratiche e i loro risultati sull’impatto ambientale. I tecnici dell’amministrazione seguiranno i responsabili delle strutture per discutere altre possibili aree di intervento da segnalare al gruppo di lavoro regionale: per esempio, la riduzione dei rifiuti da imballaggio o nuove modalità di approvvigionamento per i magazzini. L’ufficio Comunicazione del Comune ha studiato e curerà la campagna che prevede locandine, volantini, manifesti e spot pubblicitari “Green time” da proiettare nelle sale cinematografiche prima dell’inizio dei film.

Chi desidera aderire al progetto può rivolgersi all’assessorato all’Ambiente del Comune di Modena, e in particolare all’ufficio Agenda 21.

01 luglio 2013

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