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Rifiuti: in Liguria l’unione fa la differenza

rifiuti e ambienteLa Liguria sta cambiando passo sulla raccolta differenziata dei rifiuti. I dati migliorano di anno in anno in tutto il territorio, ma è soprattutto dall’entroterra che giungono le esperienze più innovative e interessanti.
Campo Ligure, Masone, Tiglieto, Rossiglione, Mele. I cinque comuni che gravitano attorno al Passo del Turchino hanno formato la prima Unione di Comuni in Liguria. Quattro sono certificati ISO 2001 per la qualità ambientale e nel 2012 hanno aderito al Patto dei Sindaci per ridurre le emissioni di CO2 entro il 2020 e hanno predisposto, per questo scopo, il primo piano di azione per l’energia sostenibile in Europa. L’Unione si pone dunque all’avanguardia tra le amministrazioni per le tematiche ambientali. Da giugno dell’anno scorso ha cominciato una gestione condivisa dello smaltimento dei rifiuti che in poco tempo ha portato a un risultato di grande rilievo: la raccolta differenziata è aumentata dal 30 al 69% in sei mesi.

I cinque comuni nel 2012 avevano superato in media il 25% di raccolta. Grazie a questo primo risultato l’Unione si era aggiudicata un finanziamento di oltre 27mila euro messo a disposizione dalla Regione. Ha così potuto mettere in campo un’azione più incisiva, basata sulla condivisione di mezzi e risorse, che ora si impone come modello valido e applicabile anche ad altre zone dell’entroterra.
Amiu ha vinto la gara per la gestione. È stata organizzata una raccolta porta a porta delle frazioni umido e residuo, cominciando da una distribuzione dei sacchetti, dei contenitori e delle istruzioni dettagliate per lo smaltimento di carta, plastica, metallo e vetro nei contenitori stradali. La risposta dei 13.000 residenti è stata fin da subito eccellente. Ad Amiu si sono affiancati altri soggetti come Conai, Tetrapak e Corepla che hanno intuito le potenzialità del progetto e lo hanno sostenuto supportando in particolare la fase di comunicazione.

Il 69% è il risultato finale registrato a dicembre ed è una media di sei mesi. Ma ancora più sorprendente è vedere l’andamento: da giugno a fine luglio 2013 la raccolta aveva già raddoppiato (dal 30 al 54%) un dato consolidato in tutto il 2012. Da luglio alla fine dell’anno la crescita è stata più moderata ma costante, con un’ulteriore significativa accelerazione a novembre e dicembre. La prima conseguenza importante sia per i costi che per la gestione dei rifiuti è la drastica diminuzione del materiale conferito in discarica, che è uno degli obiettivi più importanti a livello regionale per i prossimi anni: da gennaio a giugno 2013 i cinque comuni avevano conferito 230 tonnellate mensili, da luglio a dicembre 2013 la media è scesa  a 140 tonnellate.

«È una bella notizia per il piano dei rifiuti di prossima approvazione – ha commentato l’assessore regionale all’ambiente Renata Briano – questi cinque comuni hanno dimostrato che lavorare insieme aiuta e semplifica la raccolta differenziata e porta a ottimi risultati. Il nostro piano già lo prevede: se la valle Stura c’è riuscita significa che anche la Regione è sulla strada giusta. Il 65% peraltro è stato individuato come obiettivo medio per tutto il territorio regionale perché non tutte le zone sono uguali. Le grandi città hanno gli stessi obiettivi pur avendo a che fare con difficoltà ben maggiori. Positivo anche l’aver uniformato il sistema di raccolta in un’area più vasta del singolo comune: utilizzare gli stessi orari, gli stessi sacchetti, i contenitori con gli stessi colori aiuta a razionalizzare la raccolta e anche a ridurre la spesa».

Il piano regionale, che sarà approvato entro l’estate, individua gli obiettivi di raccolta differenziata da raggiungere e gli impianti di trattamento che dovranno essere realizzati: in ogni provincia due tipologie di impianto di compostaggio, una per l’umido e una per il residuo, di dimensioni più grandi per le aree urbane cui si affiancheranno impianti di prossimità più piccoli per i comuni dell’entroterra.

La collaborazione dei cittadini e delle imprese è fondamentale. Per accompagnare tutti in un passaggio culturale non semplice la Regione ha realizzato una app in collaborazione con Conai. Per il momento è disponibile solo per android ma a breve sarà disponibile anche per IOS. Si chiama “Io chiudo il ciclo”, è naturalmente gratuita e fornisce su base geolocalizzata modalità e giorni di raccolta dei rifiuti, istruzioni per la corretta differenziazione, mappe degli ecocentri e le informazioni per contattare i servizi comunali.

07 marzo 2014

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