. Genova, si spala con un occhio al meteo - Verdecologia

Genova, si spala con un occhio al meteo

alluvione – Dopo una domenica di tregua restano preoccupanti le previsioni meteo.
L’allerta 2 è stata prorogata fino alle 24 di oggi mentre nelle zone colpite si lavora senza tregua per ripulire da fango e detriti.

Il bilancio dei danni é salito e si parla di 300 milioni di euro. I negozianti esasperati accusano l’amministrazione e chiedono a gran voce le dimissioni del sindaco Marco Doria che ha risposto “Le dimissioni? Posso anche pensarci. E se fossi sicuro che le mie dimissioni accelerassero le procedure per gli interventi lo farei anche subito”.

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Accanto agli alluvionati sono tornati gli ‘angeli del fango’. Guanti, pale e tanta volontà hanno rispolverato le mgliette dell’alluvione del 2011, quelle con la scritta «Non c’è fango che tenga», i giovani arrivano anche da fuori città per dare una mano. Sono per lo più studenti, molti di loro giovanissimi.

 

“Il governo ha messo al centro il dissesto idrogeologico. Purtroppo in tante vicende emergono fenomeni difficili e sconcertanti ad esempio il fatto che le opere pubbliche siano bloccate dalla burocrazia” ha sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

“Ma non è detto che sia stata la mancanza di quell’opera pubblica l’unica causa di ciò che è accaduto”.
“A Genova – spiega il premier – c’era stato un ricorso e il cantiere era bloccato anche per questo”. Ma sulle cause dei danni “non traiamo conclusioni affrettate, che dovranno spettare agli organi competenti, a partire dalla magistratura”.

“Tutti a strapparsi le vesti. Ma del dissesto bisogna occuparsi quando non ne parla nessuno, non quando ci sono i titoloni in prima pagina” – ha sottolineato Renzi -. Quindi “se vogliamo essere seri l’unica soluzione è spendere nei prossimi mesi i due miliardi non spesi per i ritardi burocratici”.

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Al grido di #orabasta un gruppo di 10mila cittadini genovesi ha fissato via facebook per martedì 21 ottobre alle 13 una marcia di protesta verso la sede del Comune “per manifestare lo sdegno contro una classe politica incapace di prevenire il disastro dell’alluvione”.
“Sarà una manifestazione civile, pacifica e apartitica – spiegano in un comunicato – E’ stato scelto il martedì perché chiederemo di assistere al consiglio comunale… e consegneremo, tramite una delegazione, un documento che avanzerà le nostre richieste di dimissioni e le nostre proposte”.
Il corteo partirà da Piazza della Vittoria per marciare fino a Palazzo Tursi, sede del Comune, “lungo le strade di una città ripulita, ancora una volta, da migliaia di volontari e ragazzi”.

Da ieri in città sono operative oltre 250 unità dei Vigili del Fuoco, 200 militari dell’Esercito per ripristinare la viabilità, più di 300 unità delle Forze di Polizia, oltre 120 unità della Croce Rossa Italiana e oltre 700 volontari del sistema regionale, cui si aggiunge il personale di Regione, Prefetture ed Enti locali e quello delle aziende dei servizi.

Lo riferisce in una nota il Dipartimento della Protezione Civile sottolineando che, in seguito alla richiesta da parte della Liguria di risorse aggiuntive del Sistema, sono state attivate le colonne mobili regionali del Piemonte e dell’Emilia Romagna e tre colonne mobili di organizzazioni di volontariato di protezione civile di livello nazionale, Anpas, Fir-CB e Prociv Italia, per un totale di 243 operatori e 66 mezzi.

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Da ieri sera é in attività il team di funzionari del Dipartimento che si occuperà di coadiuvare le attività di risposta all’emergenza alluvione, coordinate in queste ore dal Prefetto di Genova in raccordo con il presidente della Regione Liguria e i sindaci dei comuni interessati.

La squadra é stata attivata su richiesta dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaella Paita, e si occuperà in particolare dell’integrazione delle colonne mobili provenienti da fuori regione.
A livello provinciale, e’ attivo sul territorio il CCS-Centro Coordinamento Soccorsi di Genova per individuare le strategie e gli interventi necessari al superamento dell’emergenza. A livello intercomunale, sono stati istituiti sette COM-Centri Operativi Misti e, a livello comunale, sono stati attivati 28 Coc-Centri Operativi Comunali. Attivato anche il CCS di La Spezia per seguire l’evoluzione della situazione di maltempo.

13 ottobre 2014

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