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Dalla frutta secca nasce il formaggio vegetale che combatte il colesterolo

alimentazione e salute – Nasce dalla fermentazione di pinoli, mandorle e semi di canapa con probiotici, il primo formaggio interamente vegetale ad alto valore nutrizionale.
Il prodotto si presenta ricco di fitosteroli, molecole vegetali in grado anche di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.

Il formaggio decisamente innovativo è stato realizzato nell’ambito del progetto PRODIGI, nato da una collaborazione tra l’ENEA, l’Università della Tuscia e l’azienda VegCoach Store.

PRODIGI ha già avuto modo di farsi apprezzare classificandosi al terzo posto nella Categoria “Life Sciences” di Start Cup Lazio 2015, organizzato nell’ambito del Premio Nazionale per l’innovazione e promosso da PNIcube, l’Associazione italiana degli incubatori universitari e delle business plan competition.

PRODIGI è l’acronimo di “Nuovi alimenti da PROcessi DIgestivi di microrGanismI su verdure e frutta a guscio” ed è parte integrante di un progetto che punta alla creazione di nuovi alimenti a basso impatto ambientale, ma ad alto potere nutrizionale con grande attenzione per la salute, la sostenibilità e l’uso razionale ed efficiente delle materie e della riduzione di emissioni di CO2.frutta e verdura a guscio

“I nuovi alimenti green sono una delle attività portanti del laboratorio PROBIO (“Bio-PROcessi e BIO-prodotti”) del centro ENEA della Casaccia che vanta un’esperienza pluriennale negli studi e nelle ricerche sulla diversità genetica, nella composizione nutraceutica di specie a guscio e nella valorizzazione di materie prime agricole, anche attraverso la partecipazione a progetti nazionali e internazionali e allo sviluppo del progetto SAFENUT per il recupero, l’identificazione e la gestione delle risorse genetiche del nocciolo e del mandorlo – sottolineano i responsabili Enea -.

Il Centro della Casaccia è dotato di una hall tecnologica e di strumentazioni scientifiche innovative per lo studio della bio-disponibilità delle molecole (la frazione dei principi nutritivi che l’organismo è in grado di assorbire) e per le analisi chimiche e biochimiche dei principali fattori nutrizionali fondamentali per la conoscenza dei processi fermentativi della genetica e della fisiologia microbica”.

11 gennaio 2016

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