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Bus, taxi, car sharing: cosa conviene di più?

mobilità – L’Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio sul costo medio che gli italiani pagano per il mantenimento di una singola automobile: una vera stangata.

Secondo i calcoli di UNC (elaborati su dati Aci) la spesa media ad autovettura (non a famiglia) è stata pari, nel 2013, a 3101 euro: 1205 euro di carburante, 180 per i pneumatici, 647 per la manutenzione e la riparazione del veicolo, 223 per il ricovero ed il parcheggio, 122 per i pedaggi autostradali, 136 per il bollo, 507 per l’Rc auto, 48 euro per le multe, 33 per la revisione (studio).

L’associazione di consumatori ha poi analizzato il costo del car sharing per valutare la convenienza di questo servizio rispetto all’uso dell’auto di famiglia. Per lo studio si è considerata la città di Milano, sia perché tra le più care per gli automobilisti (record di multe, parcheggi da 2 euro all’ora) sia per la presenza dell’Area C, la congestion charge che regola gli accessi nel centro di Milano (5 euro ad accesso), sia perché è stata la prima ad avere introdotto il car sharing fin dal settembre 2001.

Ebbene, confrontando il costo annuo ad autovettura per un milanese (che è pari a 4690 euro, vedi tabella B nello studio completo), con un uso quotidiano del car sharing (che oscilla mediamente da 11270 a 13800 euro) è evidente che la funzione del car sharing non è quella di sostituire la vettura di famiglia.

L’UNC ha allora ipotizzato un uso poco intensivo dell’auto, pari a quello di una seconda vettura che potrebbe avere una casalinga, con 3 spostamenti a settimana per 46 settimane, per un totale di 138 spostamenti all’anno.

Rispetto all’auto privata, che in questo caso costa 2418 euro all’anno (vedi tabella C nello studio completo), il costo annuo decar sharing elettrico Napoli2l car sharing varia da 1653 a 5332 euro (vedi tabella D ed E).

“Il car sharing è molto conveniente, in certi casi persino competitivo, rispetto ai mezzi pubblici”. A dirlo Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione nazionale consumatori (Unc), presentando lo studio che l’associazione ha condotto sulla nuova mobilità e ricordando che “la mobilità condivisa è una delle facce più concrete del ‘nuovo che avanza’ e sarà uno degli argomenti dell’ottava edizione del ‘Premio Vincenzo Dona’, che si terrà al Teatro Argentina di Roma, il 26 novembre, dedicata appunto a innovazione e sharing economy“.

“C’è chi lo considera una vera rivoluzione – fa notare – come lo è stato lo smarthphone per il mondo della telefonia; i detrattori lo reputano, invece, una moda passeggera un po’ radical chic. Sta di fatto che nell’ultimo anno il car sharing è diventato una realtà sempre più presente nelle nostre città, rappresentando una valida alternativa soprattutto per spostarsi all’interno delle nostre città”.

Dati alla mano, si legge nell’indagine Unc, “il car sharing è decisamente più vantaggioso rispetto al taxi, certamente consigliabile come alternativa alla seconda auto, soprattutto se si devono fare spostamenti in centro o nelle zone a traffico limitato”.

“Non va dimenticato che attualmente – avverte l’associazione – il servizio è presente con un adeguato numero di veicoli solo nelle grandi città; che è necessario utilizzare lo smartphone e che talvolta la connessione a Internet (necessaria in alcuni casi per individuare l’auto più vicina) rischia di fare brutti scherzi”.

Ma, considerati questi dettagli, si precisa che “lo sharing ha dalla sua un grande merito culturale perché segna un passaggio importante verso la mobilità del futuro in cui non siamo obbligati a ‘possedere’ un’auto (anche perché molto macchine rimangono parcheggiate 23 ore su 24), ma possiamo ‘accedere’ al servizio in condivisione”.

“L’auspicio quindi – commenta Massimiliano Dona – è che, come già annunciato da alcuni operatori, il servizio possa crescere per numero di vetture disponibili sul territorio portando così anche benefici nel ridurre il traffico e l’inquinamento. Del resto, abbiamo sempre sostenuto che il problema fondamentale non è l’auto in sé, ma ‘usare’ l’auto adatta (la nostra o in car sharing) ad ogni occasione”.

14 novembre 2014

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