. SensorWeBike: piattaforma mobile per monitorare l'aria in sella alla bici

SensorWeBike: piattaforma monitora l’aria in sella alla bici

ambiente – In Europa, è un dato di fatto, la concentrazione di emissioni inquinanti in atmosfera è ancora elevata.
Nonostante i numeri rilevino una diminuzione un po’ su tutto il territorio europeo, il rischio è ancora alto e le concentrazioni sono elevate soprattutto il città, dove si sforano costantemente i limiti fissati dalle norme in materia di qualità dell’aria.

“Sviluppo sostenibile e politiche ambientali efficaci sono dunque parole chiavi importanti per le amministrazioni locali e nazionali, che devono assicurare un ambiente sano ai cittadini – rammenta Anna Capasso dalle pagine dell’Almanacco della Scienza del Cnr -.
Ed è in questo contesto che l’Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha sviluppato ‘SensorWeBike’, un sistema mobile per biciclette dotato di sensori a stato solido e compatibile con tecnologie open source. Attraverso un modem, l’apparecchio è in grado di trasmettere a un server informazioni geolocalizzate su qualità dell’aria e condizioni meteorologiche”.

La SensorWeBike per creare una rete di monitoraggio partecipativo

e bike - bici elettricaLa SensorWeBike è stata realizzata con l’intento di creare una rete di monitoraggio partecipativo: i ciclisti, montando sulle loro biciclette la ‘sensor’s box’, si trasformano in ‘sensori mobili’ in grado di misurare i parametri ambientali – sottolinea Alessandro Zaldei dell’Ibimet-Cnr -.

Inoltre, l’utilizzo delle biciclette consente il monitoraggio in zone della città usualmente non coperte da stazioni fisse, come parchi e centri storici, offrendo un quadro esaustivo della qualità dell’aria”.

Piattaforme a supporto del progetto Smart Cities a Siracusa

Le piattaforme mobili sono state messe a corredo di tre biciclette a pedalata assistita a Siracusa, a supporto del progetto Smart Cities.

“Tutta l’elettronica della ‘sensor’s box’, inclusa la batteria e il modem per la trasmissione dati, è alloggiata all’interno di un contenitore stagno montato sul portapacchi – prosegue il ricercatore dell’Ibimet-Cnr -.

Il sistema è programmato in modo da registrare le informazioni relative a CO2, umidità e temperatura ogni due minuti. L’applicazione di algoritmi specifici ai dati raccolti permette il calcolo di indici di benessere come la temperatura percepita e il wind chill (fenomeno per il quale, in presenza di vento, la sensazione di temperatura percepita dal nostro organismo risulta essere inferiore rispetto alla quella effettiva dell’aria) molto utili per la caratterizzazione dell’ambiente urbano. Inoltre, il sistema integra un microfono e un accelerometro rispettivamente per il monitoraggio dell’inquinamento acustico e dello stato del manto stradale”.

Una volta rilevati i dati la misurazione viene resa pubblica e può essere visualizzata dai cittadini sui totem digitali presenti nei punti di maggior interesse turistico della città.
I dati inoltre diventano patrimonio dell’amministrazione comunale, che può utilizzarli in sede di prevenzione e analisi.

04 maggio 2017

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