. Puliamo il Mondo 2016: appuntamento il 23, 24 e 25 settembre

Puliamo il Mondo 2016: appuntamento il 23, 24 e 25 settembre

volontariato e ambiente – Il 23, 24 e 25 settembre ci si potrà prendere cura dei luoghi in cui viviamo perchè sta a ognuno di noi renderli più accoglienti, civili, giusti.

Tante iniziative lungo la Penisola per ripulire strade e piazze dai rifiuti e dal degrado e ricordare che l’ambiente è un bene comune.

Parliamo del lungo week-end di pulizia di ‘Puliamo il Mondo’, la campagna di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente, che da oltre 20 anni coinvolge migliaia di volontari per ripulire dai rifiuti spazi urbani e aree verdi all’insegna del senso civico, della socialità e dell’integrazione.

Il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo è arrivato in Italia nel 1993 grazie a Legambiente e da allora rappresenta una delle campagne di sensibilizzazione più importanti dell’associazione che, da sempre, riesce a coinvolgere su tutto il territorio nazionale un numero molto elevato di persone, associazioni, comuni, giovani, scuole sui temi dell’educazione al rispetto dell’ambiente.

Clean up the world vede la partecipazione ogni anno di oltre 120 Stati che si danno appuntamento per dare un segnale concreto di voglia di fare e di cambiamento. In Italia, l’edizione del 2015 ha visto coinvolte  600 mila persone, distribuite in 1.700 realtà comunali che hanno ripulito e restituito alla comunità circa puliamo il mondo Legambiente4.000 aree.

Per l’edizione 2016 gli organizzatori hanno pensato ad una tematica legata all’abbattimento delle “barriere” di ogni natura, prime fra tutte quelle culturali ed etniche.
L’obiettivo al quale puntano gli organizzatori vede il coinvolgimento diretto di migranti, rifugiati, richiedenti asilo, e tutti quei soggetti e realtà che lavorano direttamente per l’accoglienza e l’inclusione.

“Siamo convinti che il fenomeno delle migrazioni non è e non sarà un’emergenza momentanea, ci riguarda e ci riguarderà tutti da vicino e per lungo tempo, come esseri umani, come comunità solidali, ma anche e soprattutto come ambientalisti” spiegano a Legambiente.

Fra i motivi che spingono le popolazioni ad abbandonare i territori in cui vivono quello dei cambiamenti climatici è l’elemento predominante. Previsioni alla mano, entro il 2050 i “profughi ambientali” si presume saranno 200 milioni.

“Per questo abbiamo deciso di utilizzare questa iniziativa per lanciare insieme un messaggio di solidarietà, multiculturalità ed accoglienza. Pensiamo che l’edizione di quest’anno possa rappresentare un’occasione per ribadire il fatto che chi vive un territorio ha il diritto a decidere e contribuire attivamente a determinare il suo futuro, indipendentemente dalla sua nazionalità, etnia, religione”.

per saperne di più …

22 agosto 2016

Scritto da

Nessun Commento.

Lascia un Commento

Commento