. Papa Francesco al Villaggio per la Terra festeggia l'Earth Day

Papa Francesco al Villaggio per la Terra per festeggiare l’Earth Day

Earth Day – “Trasformate i deserti in foreste, i deserti di morte in foreste di vita”. Lo ha affermato Papa Francesco accantonando il testo preparato per l’occasione e suscitando l’entusiasmo e la commozione delle migliaia di persone che, nel pomeriggio di ieri, hanno visto l’auto con a bordo il Santo Padre fare ingresso a sorpresa nel “Villaggio per la Terra”, la manifestazione organizzata da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari di Roma nel cuore verde della Capitale: il Galoppatoio di Villa Borghese.

Il Papa si è presentato inatteso salutato con affetto da famiglie, giovani e persone di tutte le età che da venerdì 22 aprile partecipano agli eventi ospitati nel Villaggio, incentrati sui temi della tutela del Pianeta, della Legalità, del Dialogo Interreligioso e della Solidarietà.
Francesco è giunto verso le 17, accompagnato dall’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione, dal sostituto della Segreteria di Stato, mons. Angelo Becciu.

“Non abbiate paura del conflitto che ha in sé rischio ed opportunità. Conoscere è un rischio per me e per la persona a cui mi avvicino. Ma mai, mai, mai girarsi per non vedere. Avvicinarsi all’altro, prenderlo per mano, andare ad asciearth day - giornata della terraugare tante lacrime… così dal deserto nasce il sorriso”.

Al Villaggio per la Terra la giornata di Domenica era stata dedicata all’urgenza dell’integrazione culturale con due focus: uno sulla città di Roma e uno proprio sulla Laudato si’ di Papa Francesco. Iniziata con la donazione di sangue da parte di esponenti di diverse religioni la giornata avrebbe avuto culmine con il concerto del Gen Verde, 22 donne di 14 nazionalità diverse con il loro concerto dedicato alle donne migranti vittime di violenza. Ed è stato proprio il canto di questo gruppo musicale del Movimento dei Focolari ad accogliere il Santo Padre tra la sorpresa e l’affetto di famiglie e bambini che si stringevano intorno lui.

Donato Falmi e Antonia Testa, responsabili del Movimento dei Focolari di Roma, assieme a Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia hanno accolto il Santo Padre sul palco del Villaggio e illustrato lo spirito dell’ iniziativa.

Il primo a rivolgersi a Papa Francesco è stato Donato Falmi il quale ha introdotto il Papa nell’esperienza della Mariapoli 2016, dal titolo “Vivere insieme la Città”, sottolineando in particolare tre parole-guida, spesso ripetute da Francesco, e adottate con spunto di ispirazione dal Villaggio: “misericordia”, “tenerezza”, “diversità come ricchezza”.

È stata quindi la volta di Antonia Testa, la quale ha illustrato la collaborazione instaurata dal Movimento dei Focolari con Earth Day Italia e spiegato come in particolare il programma della Mariapoli abbia voluto lanciare uno sguardo su Roma, sulle sue povertà ma soprattutto sul “tanto bene” che in modo silenzioso ma incisivo viene operato quotidianamente nel suo tessuto sociale.

Il presidente di Earth Day Italia Pierluigi Sassi ha quindi spiegato a Papa Francesco come la strada per arrivare a questo Villaggio sia partita proprio dalla Laudato si’ e dalla Marcia per la Terra che l’associazione aveva organizzato coinvolgendo oltre 130 realtà in vista della firma degli Accordi sul Clima, COP21. Ha poi sottolineato la grande soddisfazione di veder raggiunto e ratificato l’accordo proprio in occasione della Giornata della Terra 2016, la gratitudine per questa straordinaria visita a sorpresa del Santo Padre.

papa Francesco2Dopo i saluti iniziali è stato consegnato al Papa un libro con i progetti di educazione ambientale finanziati dal programma Erasmus plus da parte del direttore dell’Agenzia Nazionale INDIRE Flaminio Galli e degli organizzatori. Lo slogan che da anni accompagna la celebrazione dell’Earth Day – “Io Ci Tengo” – è stato in conclusione fatto proprio dal Santo Padre.

Subito dopo, Papa Francesco ha ascoltato tre intense testimonianze di partecipanti alla Mariapoli – tre “spaccati” di solidarietà vissuti nel mondo del carcere, con gli immigrati e in favore del disarmo, tra i giovani sul valore della legalità. Pierluigi Sassi ha concluso sottolineando il profondo significato della partita di calcio che si giocherà lunedì al Villaggio tra la Liberi Nantes – la squadra di calcio interamente formata dai richiedenti asilo e rifugiati politici – e la rappresentativa degli studenti universitari della LUISS.
Prima del saluto finale, un ragazzo ha donato a Francesco il “Dado della terra”, un cubo che insegna ai giovani come un gioco i principi della difesa del Creato.

“Vi dò un compito da fare a casa – ha concluso il Papa –. Quando andate per strada vedete che manca la tenerezza. Ognuno è chiuso in se stesso. Manca l’amicizia. Al centro del mondo oggi c’è il dio denaro, ma la parola chiave è ‘gratuità’ per far sì che questo deserto diventi foresta. Come si fa questo? Sempre nella consapevolezza che tutti abbiamo da farci perdonare… Lavorare insieme, rispettarci, così avviene il miracolo del deserto che diviene foresta. Grazie per tutto quello che fate”.

25 aprile 2016

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