. Il Giro d'Italia sempre più ecosostenibile con il progetto 'Ride Green'

Il Giro d’Italia sempre più ecosostenibile con il progetto ‘Ride Green’

sostenibilità – Il progetto si chiama “RIDE GREEN” ed è stato pensato da RCS Sport e sviluppato in collaborazione con E.R.I.C.A., società cooperativa che si occupa di consulenze ambientali, per la ‘Corsa Rosa’. L’iniziativa prevede che per tutte le 18 tappe italiane, all’interno delle aree di partenza e arrivo, verranno differenziati tutti i rifiuti prodotti (carta e cartone, plastiche, metalli, vetro e organico) cercando di ridurre così al minimo i rifiuti non recuperabili.

Queste iniziative legate all’ambiente sono alcune di quelle dedicate alla Social Responsability che il Giro d’Italia attiva ogni anno.

Il progetto RIDE GREEN rientra in un più ampio progetto green che punta a far diventare la ‘Corsa Rosa’ un evento ecosostenibile.

Nel 2015 il WWF ha realizzato uno studio sull’impatto ambientale del Giro d’Italia. E’ stato stilato un piano di azione di cinque anni, con l’obiettivo di ridurre le conseguenze sulla natura e di far diventare il Giro un’eccellenza nel panorama degli eventi internazionali. Uno dei primi passi inseriti in questo progetto riguarda proprio la gestione dei rifiuti.

Osservando il progetto in numeri vediamo la presenza di:
406 contenitori (di cui 169 alla partenza e 237 all’arrivo)piatti biodegradabili compostabili
15.600 sacchetti (di cui 13.200 semi trasparenti in modo che gli operatori possano controllare la qualità della differenziata + 1.200 sacchi biodegradabili compostabili per gli scarti organici)
77 postazioni raccolta (di cui 37 in partenza e 40 in arrivo)
– numero personale fisso sul progetto: 7 persone
– numero volontari: 216 volontari
40.000 stoviglie compostabili.

<<Con Expo abbiamo lanciato su scala internazionale un concept molto importante: quello degli eventi ecosostenibili – ha sottolineato il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Barbara Degani -. Sono felice oggi di poter continuare su questo filone presentando il lato green di uno dei più popolari eventi sportivi italiani: il Giro d’Italia.
Affidare ad un evento che raggiunge capillarmente tutto il territorio italiano un messaggio virtuoso di rispetto per l’ambiente, per l’ecologia, per la cultura e le bellezze italiane veicolando il messaggio che la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti sono buone pratiche che tutti e ovunque devono perseguire è per noi di importanza strategica.

Sono convinta, così come è stato per Expo, che anche il Giro d’Italia grazie a questa svolta green, avrà molti altri follower a livello internazionale ma si potrà fregiare di essere stato il Primo evento sportivo a dare il buon esempio>>.

<<Il tema della sostenibilità ambientale del Giro d’Italia è un argomento che ci sta a cuore, in particolare per la raccolta differenziata dei rifiuti ed i benefici che apporta ai territori che attraversiamo – ha precisato Paolo Bellino, direttore generale di RCS Sport -.

giro d'Italia ride greenQuesto è uno dei progetti che rientrano nella sfera della responsabilità sociale che RCS Sport sta sviluppando ormai da anni con altre iniziative, come ad esempio Biciscuola. RIDE GREEN sarà la prima esperienza applicata ad un evento sportivo di tale portata e logisticamente non facile. Siamo certi che, grazie all’apporto di tutti i soggetti coinvolti, questa nuova esperienza sarà un passo fondamentale per rendere il Giro sempre più ecosostenibile>>.

<<Il WWF crede che ovunque sia possibile ridurre il peso ambientale delle nostre attività, se grandi eventi come il Giro d’Italia iniziano a farlo il messaggio positivo e concreto che viene dato è destinato a trasformarsi in altre azioni altrettanto concrete – ha sottolineato Gaetano Benedetto, direttore generale di WWF Italia -.

Già in passato il Giro d’Italia è stato un formidabile alleato per la divulgazione di messaggi ambientali quali l’importanza delle aree naturali protette o la salvaguardia di specie simbolo quali il lupo, oggi la sfida è ancora attuale e riguarda la promozione del senso di responsabilità che tutti devono avere, esattamente come ci dicono le Nazione Unite e l’Unione Europea, esattamente come ci invita a fare Papa Francesco.

L’attuale nasce nel 2015 quando il WWF ha realizzato uno studio sull’impatto ambientale del Giro d’Italia. È stato stilato un piano di azione di cinque anni, con l’obiettivo di ridurre le conseguenze sulla natura e di far diventare il Giro un’eccellenza nel panorama degli eventi internazionali. Uno dei primi passi inseriti in questo progetto riguarda proprio la gestione dei rifiuti. Non possiamo che applaudire e, in piena coerenza con le esperienze comuni già fatte, essere ancora partecipi all’iniziativa>>.

<<Gli obiettivi dichiarati sono quelli di raccogliere più differenziata possibile, avviare a riciclo i materiali raccolti e misurarne le performance – ha spiegato l’amministratore delegato di E.R.I.C.A., Roberto Cavallo -.

Tutto attraverso un lavoro di sensibilizzazione e comunicazione che ci permetta di far passare questo importantissimo messaggio. A lavorare sul campo ci saranno sette persone su tutto il Giro oltre 216 volontari che incontreremo lungo il percorso. Le postazioni di raccolta saranno 77 divise tra partenza e arrivo. Vorrei ringraziare inoltre tutti i partner che ci accompagneranno in questa bella sfida e che danno un contributo fondamentale per la riuscita dello stesso>>.

12 aprile 2016

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