. Frigorifero solare autocostruibile, l’idea del Politecnico di Milano

Frigorifero solare autocostruibile, l’idea del Politecnico di Milano

energia solare Un frigorifero alimentato da energia solare fotovoltaicafatto di bamboo, ottimo isolante termico e resistente alle intemperie.

E’ stato appena inaugurato nel villaggio di Bangang, in Cameroon, ed è il risultato tangibile del progetto SPARK (Solar Photovoltaic Adaptable Refrigeration Kit), finanziato dal programma “Polisocial Award”, la competizione finanziata con i fondi del 5 per mille IRPEF raccolti dal Politecnico di Milano che favorisce lo sviluppo della ricerca scientifica ad alto impatto sociale.

“SPARK in realtà è un kit modulare che consente l’autocostruzione da parte delle popolazioni della fascia tropicale dell’Africa di frigoriferi ad uso alimentare utilizzando risorse locali – spiega Claudio Del Pero, docente del Politecnico di Milano responsabile del progetto –.
La notevole riduzione dei costi dei componenti fotovoltaici registrata negli ultimi anni e la presenza di soluzioni tecniche innovative, consentono di poter realizzare sistemi ad alte prestazioni, elevata affidabilità e costi contenuti, utilizzando in parte mix energetici sole eolico energia rinnovabile solare eolicomateriali disponibili in loco”.

Il refrigeratore, economicamente competitivo rispetto ai prodotti già sviluppati per lo stesso scopo, ha una struttura modulare “base” di volume netto pari a 250 litri, che permette una grossa flessibilità dimensionale, consentendo anche la realizzazione di una versione “comunitaria” con capacità di 1000 litri. Questo permette di abbattere i costi per l’utente finale, che può anche non acquistare l’oggetto tecnologico ma semplicemente pagarne l’utilizzo.

Il sistema, inoltre, non si propone come oggetto preassemblato, ma è realizzato combinando componenti tecnologici innovativi, (compressore in corrente continua, modulo fotovoltaico, scambiatori di calore e uno storage termico) con materiali disponibili localmente.
Questo permette di mantenere i costi di costruzione e spedizione molto bassi (viene spedito un kit di assemblaggio e non un unico elemento voluminoso). Poiché nel kit sono incluse anche le linee guida per realizzare e manutenere il sistema, è anche possibile aumentare le conoscenze tecniche del personale locale coinvolto nelle fasi di
assemblaggio e gestione. Le linee guida sono open-source permettendo, una volta acquistati gli elementi chiave ed acquisito il know-how necessario, di assemblare l’oggetto ovunque.

SPARK è nato da un’idea dei docenti del Politecnico di Milano Luigi Piegari, Maddalena Buffoli, Claudio Del Pero, Maria Pilar Vettori ed è supportata dalla ONG ACREST (African Centre for Renewable Energies and Sustainable Technologies) con sede in Cameroon. Alla realizzazione del progetto hanno partecipato anche l’assegnista di ricerca Chiara Tognolo e i tirocinanti Marta Fattore, Paolo Monzani ed Emanuele Minicuci.

11 agosto 2016

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