. Da rifiuto a risorsa: i nuovi arredi balneari realizzati con le alghe spiaggiate

Da rifiuto a risorsa: nuovi arredi balneari realizzati con le alghe spiaggiate

eco arredamento – Nascono dai resti di Posidonia spiaggiati le nuove ecostrutture per l’arredo balneare.
Stuoie e tappetini assemblabili tra loro, schermi solari per gazebo, passerelle per camminamenti, bordure attrezzate per sentieri sono prodotti grazie all’utilizzo delle piante marine raccolte lungo i litorali.

Il progetto si chiama Medonia nasce dalla collaborazione tra ENEA, Sapienza Università di Roma ed Area Marina Protetta delle Egadi. E’  il risultato di una ricerca che coniuga la salvaguardia della Posidonia a prodotti di design per attività balneari e prende spunto dalle attività svolte nell’ambito del progetto GE.RI.N (GEstione RIsorse Naturali) dell’ENEA, e del programma ‘Eco-innovazione Sicilia’ per la sostenibilità del turismo nell’arcipelago delle Egadi, che ha già ricevuto i riconoscimenti Green Coast Award 2013 ed il Premio Smart Communities – SMAU 2015.

Tra le best-practice del progetto GE.RI.N, la realizzazione di strutture biocompatibili attraverso il recupero dei resti della Posidonia accumulati sulle coste durante l’inverno, anche con l’obiettivo di reimpiantare, con una nuova tecnica sperimentale, la prateria madre sui fondali delle Egadi. Proprio questa procedura ed i primi ‘imbottiti’, poi brevettati dall’ENEA, hanno ispirato il modello di utalgheilità Medonia.

Oltre a costituire l’habitat ideale di molti organismi animali e vegetali, la Posidonia oceanica è in grado di assorbire grandi quantitativi di CO2, di liberare nell’ambiente fino a 20 litri di ossigeno al giorno per m2 di prateria ed esercitare una notevole azione nella protezione della linea di costa dall’erosione.

Lo spiaggiamento di questa specie chiave dell’ecosistema, riguarda oltre il 60% delle coste del Mediterraneo, ed è considerato una delle emergenze ambientali più critiche ed un problema per cittadini, turisti, gestori degli stabilimenti balneari e per i comuni, costretti a costose attività di pulizia e smaltimento.

Medonia si inserisce in questo contesto, trasformando potenziali rifiuti in risorse per l’innovazione con l’obiettivo di aumentare la capacità di carico degli arenili, rendendo fruibili superfici rocciose altrimenti non balneabili a beneficio della ricettività turistica.alghe

Un’innovazione che guarda alla protezione dell’ambiente e alla tutela del territorio in un’ottica di economia circolare, design sempre più green e sviluppo sostenibile. Dai giorni scorsi e fino al 12 settembre sarà esposta alla XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano (21st Century Design After Design), nell’ambito della mostra ‘New Craft’ allestita presso la Fabbrica del Vapore.

“Questa prima fase del progetto Medonia, presso la AMP delle Egadi, ha ottenuto il patrocinio del Kyoto Club e del Green Building Council – ha dichiarato Sergio Cappucci dell’ENEA – e un finanziamento a fondo perduto dalla Regione Lazio per implementare sul territorio “buone pratiche” nella prospettiva di dare vita ad uno uno spin-off. Inoltre, grazie all’Università la Sapienza – ha concluso – la ricerca ha già al suo attivo sponsorizzazioni di aziende di rilievo nel settore dei prodotti design oriented e di innovazione tecnologica, quali la Unopiù, la Plastitex e la Gottifredi Maffioli, che realizzeranno i prototipi presso le isole di Favignana e Marettimo”.

08 aprile 2016

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