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Che consumatore sostenibile sei?: Ces.Co.Com studia acquisti ‘green’

acquisti sostenibiliPresentata a Ecomondo è oggi on line su Acquistiverdi.it l’indagine “Che consumatore sostenibile sei?.

Il profilo del consumatore sostenibile è sempre pià chiaro. Negli ultimi anni sono state realizzate diverse indagini per rilevare la maturità dei consumatori verso la sostenibilità ambientale dei prodotti, che registrano una sensibilità crescente del consumatore verso l’ecologicità.

Quella che maggiormente ha messo in luce l’atteggiamento dei consumatori risulta l’indagine realizzata da Stefano Spillare del Ces.Co.Com (Centro Studi Avanzati sul Consumo e la Comunicazione) dell’Università di Bologna, condotta sui consumatori sostenibili grazie all’aiuto e alle potenzialità offerte dal portale AcquistiVerdi.it per trovare in un unico punto tutti coloro che hanno già fatto della sostenibilità un criterio di scelta per i propri acquisti.

L’indagine è stata messa a punto attraverso un questionario conoscitivo sugli aspetti del consumo sostenibile e le aspettative dei consumatori di prodotti ecologici. In particolare, l’indagine ha cercato di fare chiarezza su cosa intendono i consumatori per “prodotto ecologico“, dove sono soliti acquistarli e secondo quali logiche lo fanno; se i marchi di prodotto sono un fattore che influisce sulle loro scelte di acquisto o se si basano su altri elementi. Queste informazioni offrono stimoli importanti per tutti i soggetti pubblici e privati che operano nell’ambito del consumo sostenibile.

I rispondenti sono stati gli utenti del sito che rappresentano quel consumatore sempre più attento e particolarmente informato, non facilmente influenzabile da un marketing che, troppo spesso, sconfina nel greenwashing,  con il quale dovranno fare i conti le aziende che innoveranno i loro prodotti verso una maggiore sostenibilità.

Dall’indagine emerge che è l’imballaggio il punto dolente nella percezione complessiva dell’ecologicità di un proscatola riciclo cartonedotto.  Infatti, un prodotto che “ha imballaggio molto ridotto o biodegradabile o facilmente riciclabile” è considerato “molto” o “abbastanza” ecologico per ben il 92% dei rispondenti.  In continuità con l’attenzione posta all’imballaggio, risultano percepite come caratteristiche distintive di un prodotto ecologico anche lo sfuso e il vuoto a rendere.

Altri aspetti rilevati dallo studio sono l’attenzione dei consumatori all’intero ciclo di vita del prodotto, in particolare all’impatto ambientale in fase di produzione, il riconoscimento dell’importanza dell’eco-design dei prodotti, la produzione con materie prime percepita alla stregua degli altri parametri di risparmio (utilizzo di acqua o energia in fase di produzione) e infine, “l’usa e getta” è considerato l’emblema dell’insostenibilità.

In considerazione del fatto che gli acquisti ecologici si concentrano nell’alimentare, nei prodotti cosmetici e di bellezza e nei prodotti per la pulizia della casa – tutti settori merceologici nei quali la GDO rappresenta il canale più diffuso e utilizzato per l’acquisto – è di rilevanza strategica la scelta dell’assortimento a carico del mondo del retail.

Infatti secondo la ricerca le condizioni che favorirebbero l’acquisto dei prodotti ecologici risulta quindi essere “una rete distributiva più capillare” (51%) e “una maggiore chiarezza sulle caratteristiche ecologiche” (49%), la quale viene a completarsi con la percepita necessità di una “riduzione dei marchi ecologici ad un unico sistema di certificazione più chiaro” (45%).

In generale, quindi, una scarsa reperibilità ed una scarsa qualità dell’informazione sembrano tra i caratteri maggiormente critici per una diffusione dei prodotti ecologici.

13 novembre 2013

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