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Benessere e qualità della vita: Trento e Bolzano in pole position

qualità della vitaNonostante la crisi economica nel 2013 la qualità della vita è migliorata. Salgono infatti a 59 su 110, dalle 42 su 103 dello scorso anno, le province italiane in cui la qualità della vita è risultata buona o accettabile: il miglior dato degli ultimi cinque anni.

I dettagli emergono dalla 15ma edizione de ‘L’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane‘ – presentata da Italia Oggi Sette e curata dal dipartimento di Scienze sociali e Economiche dell’Università La Sapienza di Roma

Rispetto al passato nel 2013 si è assistito a un netto miglioramento della qualità della vita del Nord-Ovest e dell’Italia Centrale. I territori che escono meglio dallo studio sono quelli del Nord-Est, di gran parte delle Marche, di una fetta minore della Toscana e del Piemonte.
La ricerca è stata realizzata analizzando nove macro-categorie (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, salute, tempo libero e tenore di vita), 21 sottodimensioni e 94 indicatori di base.

Tra le 51 province che nell’insieme incassano una valutazione ‘scarsa’ (23) e ‘insufficiente’ (28) figurano 3 province del del Nord-Ovest, 1 del Nord-Est, 7 dell’Italia Centrale e ben 40 su 41 dell’Italia meridionale e insulare.
Tra l’altro, si sottolinea, nel gruppo delle province con una insufficiente qualità della vita figurano soltanto territori del Mezzogiorno, dove secondo gli autori “non accenna a migliorare”.

Sul podio anche quest’anno troviamo Trento e Bolzano, seguite a ruota da province come Aosta, Cuneo, Belluno e Siena.
Trento è la provincia che ha registrato i livelli più alti di qualità della vita, confermando quanto fatto negli ultimi 4 anni. La provincia di Trento è dal 1999 stabilmente nel gruppo di eccellenza senza mai perdere posizioni, andando a occupare il gradino più alto nel 2002 e il secondo nel 2000, 2003, 2006, 2007, 2008 e 2010. Quest’anno ha costruito il suo successo svettando in 6 dimensioni su 9: affari e lavoro, ambiente, criminalità, popolazione, servizi finanziari e scolastici e tempo libero.

La maglia nera viene assegnata a Crotone. In Calabria tutte le province hanno registrato un netto peggioramento. Crotone non brilla nei servizi finanziari e scolastici, nel sistema salute, negli affari e nel lavoro, insomma una vera tragedia.

Buona la realtà delle province venete. La provincia milanese guadagna 2 posizioni rispetto al 2012 e 12 dal 2010, attestandosi in 37/ma posizione.
Milano, tra l’altro, si aggiudica il primato per il tenore di vita, seguita dalle province di Monza e della Brianza, Varese e Aosta

Meno brillante Torino che cede 3 posizioni e si porta al 49/mo posto della classifica generale, in affanno le province di Roma, che perdono 2 posizioni, andando ad occupare la 64/ma posizione, e Napoli  stabile su posizioni di coda (105/ma posto).

Male invece Venezia, le cui province continuano anche quest’anno a presenziare nella parte bassa della classifica nazionale.

Al top per la dimensione ‘Salute’ c’è la provincia di Pisa mentre Belluno apre la classifica sulla qualità ambientale, seguita da Matera e Potenza.

Barletta-Andria-Trani è la prima del gruppo delle province in difficoltà, ma primeggia almeno in una sezione dell’indagine, quella del ‘disagio sociale’: è quella, infatti, in cui il disagio è meno avvertito, ed è l’unica provincia del Sud che riesce a portare a casa un ‘oro’.

30 dicembre 2013

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